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Che freddo a scuola!

Che freddo a scuola!

Si continua a battere i denti in riva allo Stretto, e con il ritorno alla routine di tutti i giorni, trascorse le feste, i problemi sono maggiori. Innanzitutto, la ripresa delle lezioni nelle scuole della città. Non in tutti i plessi la temperatura era quella auspicata. Del problema, si sta occupando il consigliere comunale Antonella Russo attraverso uno screening nei vari istituti.
Mancanza di gasolio in quello di Badiazza dove solo stamattina sono state fornite delle scorte. Ancora peggio, nelle scuole riscaldate a metano: nel plesso di Bordonaro, in via primo Molino, l'impianto realizzato ad ottobre ma non ancora collaudato. Dopo tre mesi di tempo, a quanto pare, solo questa mattina i tecnici si sono presentati nei locali dove, nel frattempo, i genitori, hanno riportato a casa i loro figli. Niente collaudo neanche all'Albino Luciani di Fondo Fucile dove, addirittura, potrebbe ancora trascorrere un mese prima che l'impianto di riscaldamento possa entrare in funzione. E poi ci sono i plessi  non dotati di impianti di riscaldamento dove è davvero dura resistere delle ore, anche indossando indumenti invernali. E' il caso della La Pira-Gentiluomo di Camaro dove, come segnala il consigliere Libero Gioveni i genitori fino a ieri erano in dubbio se mandare o meno i figli. Il disagio oggi è stato attenuato con alcune stufe elettriche. Ma resta il problema di un impianto che risulta essere inserito già dal 2005 nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche.
Alla Boer, di via Palermo, come segnalato da alcuni genitori, un'avaria all'impianto, già da prima delle feste, non è stata ancora riparata.
La stessa Antonella Russo, alla vigilia delle ripresa delle lezioni, aveva auspicato un intervento simile a quello attuato in altre città, con l'accensione dei caloriferi in anticipo, laddove esistenti, in modo da far trovare le aule più accoglienti agli alunni. Un'attenzione che palazzo Zanca avrebbe dovuto rivolgere alla popolazione scolastica, così come è stata opportunamente riservata ai senza tetto aprendo le porte del palazzo comunale. Per la cronaca, solo in due, fino a questa mattina, hanno accolto l'invito del primo cittadino. Disagi in mattinata anche per gli studenti che risiedono a Gesso che, con la strada di contrada locanda ancora chiusa per il ghiaccio, e i mezzi pubblici che per precauzione non raggiungono la frazione, sono stati costretti a saltare le lezioni.

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