I nomi, quelli indicati dal ministro Delrio ai presidenti delle due Regioni interessate, Sicilia e Calabria, ci sono già: designazioni non ufficializzate ma già inviate ai fini dell’intesa istituzionale Roma-Palermo prima della fine del 2016. Si tratta dei tre nuovi presidenti delle Autorità di Sistema che inglobano i porti delle tre più grandi città siciliane: Palermo, Catania e Messina. Per la presidenza dell’Autorità di sistema portuale del Tirreno meridionale e dello Stretto con sede a Gioia Tauro ed uffici decentrati nei due porti di Messina e Milazzo e in altri scali calabresi, Delrio ha indicato a Crocetta e Oliverio la figura dell’avvocato genovese Alberto Rossi, 53 anni, socio dello studio Nctm, già consulente dell’Autorità portuale di Gioia Tauro per la quale ha concorso all’attivazione di una delle zone franche più vaste d’Europa, specialista nel diritto dei trasporti e delle attività portuali, con una lunga esperienza legale nel mondo dello shipping.
Per la guida dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, ha invece proposto a Crocetta Pasqualino Monti, 42 anni, di Ischia, presidente uscente dell’Autorità portuale di Civitavecchia e presidente di Assoporti. Alla presidenza dell’Adsp del Mare di Sicilia orientale Catania-Augusta, infine, Delrio ha designato Andrea Annunziata, 61 anni, di San Marzano del Sarno, presidente uscente dell’Autorità portuale di Salerno, a lungo considerato il favorito per la nuova Autorità di Sistema di Napoli da cui proprio Salerno conserverà quell’autonomia negata (ingiustamente) a Messina-Milazzo.
Ma a proposito dell’istanza di proroga fino a 3 anni – prevista dalla riforma Delrio – si registra per i porti di Messina e Milazzo, da Roma, una piccola apertura che lascia timidamente sperare per una riconsiderazione dell’importanza dell’asse Stretto-Milazzo. Delrio, dapprima orientato ad accordare solo 3 mesi alle due città portuali siciliane, ha deciso di prolungare la fase preparatoria: non 3 ma 6 mesi di proroga, sino al 30 giugno 2017.
In questo senso ha avuto un ruolo chiave l’on Enzo Garofalo, vice presidente della commissione Trasporti della Camera, che gli ha rappresentato la necessità di una preparazione più graduale all’accorpamento. Ciò in considerazione di varie questioni e rassicurazioni, relative anche alla Falce di Messina e al Prg portuale di Milazzo. Dal punto di vista dell’autonomia finanziaria Garofalo ritiene comunque che le risorse necessarie a perseguire programmi e obiettivi strategici saranno garantite anche dal futuro Comitato di gestione, “calabro-siculo”, dell’Autorità di Sistema.