Il “concorsone” comunale da 51 posti (30 all’esterno) ancora non è decollato in direzione della Gazzetta Ufficiale, visto che gli uffici si sono accorti di alcuni errori presenti nel bando del 30 dicembre, e pertanto l’iter s’è fermato a Palazzo Zanca. Ma l’iter c’è ed è certo, a dispetto dell’incubo del dissesto che ancora a lungo aleggerà sul Comune. Perché a dare il via libera al concorsone è stato il 29 dicembre, in 13 pagine d’inequivocabile parere favorevole, lo stesso Ministero dell’Interno.
Intanto, nella città della super disoccupazione, resta questo l’argomento clou. Dentro e fuori Palazzo Zanca, tra gli attori sociali e nelle famiglie, l’argomento s’è affermato, ha fatto presa. Aperto speranze e sogni. Negli ambienti sindacali si fanno le prime stime: le prove potrebbero tenersi in estate e coinvolgere oltre 10.000 candidati. Del resto, chi non ha un figlio, un cugino o un amico con la valigia in mano e interessato a quell’araba fenice che è ormai “il posto pubblico a Messina”?
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