Ben venga il carro attrezzi ed anzi, sarebbe il caso di aumentarne il numero per contrastare l'anarchia e l'inciviltà che regnano sulle nostre strade. Chi infrange il codice della strada è giusto che venga sanzionato, ma non è giusto che vada incontro a difficoltà che sono evitabilissime. Oggi, chi incappa nel prelievo della propria auto da parte del carroattrezzi è costretto ad andare a ritirarla nell'area dell'ex gazometro. Ma non è un'operazione semplice come sembra. Essendo questo spazio non più presidiato da addetti comunali, e quindi non custodito come si legge nel sito del comune, l'utente deve prima recarsi nella sede dell'autoparco di via Bonino per pagare la sanzione. Da qui, solo dopo, un dipendente comunale, in auto, percorre circa 6 chilometri per recarsi al gazometro ed aprire il varco all'utente che nel frattempo ha percorso lo stesso tragitto accompagnato da qualcuno o con i mezzi pubblici. I consiglieri Interdonato, Carreri, La Paglia e Sorrenti interrogano il sindaco e il direttore generale, per una rimodulazione del servizio-rimozione-veicoli avanzando una proposta che accorcerebbe i tempi, i disagi e i costi. Anzichè pagare in via Bonino, l'automobilista potrebbe farlo nella sede del 5° quartiere che si trova in via Cile, a quasi un chilometro dall'area ex Gazometro. Ma è anche migliorabile, aggiungiamo, il luogo di riconsegna: non si capisce perché un'auto rimossa dal carro attrezzi in zona centro sud debba essere depositata nello spazio di viale della libertà quando esistono i parcheggi Zaera Sud e Cavallotti dove si potrebbe anche istituire il punto per il pagamento delle spese di prelievo. Il carro attrezzi avrebbe meno strada da percorrere e potrebbe svolgere più rimozioni nell'arco di una giornata. Non si manderebbe in giro un addetto per aprire un varco e non si infierirebbe sull'utente già chiamato a pagare sia il prelievo che il verbale.