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Bando per le periferie,
arrivano 18 milioni

Bando per le periferie, arrivano 18 milioni

«Ogni tanto arriviamo primi in Italia». L’assessore all’Urbanistica Sergio De Cola anticipa di qualche giorno il brindisi di Capodanno: «Il Comune di Messina è rientrato nel gruppo dei soggetti assegnatari dell’intero finanziamento richiesto in merito al Bando per la riqualificazione delle periferie, e cioè 18 milioni di euro». Se la vigilia di Natale non era stata particolarmente “felice” per l’amministrazione Accorinti (proprio la sera del 24 è stato notificato al sindaco l’av - viso di garanzia nell’ambito dell’inchiesta della Procura sugli scarichi fognari che finiscono a mare), il giorno di Santo Stefano fa tornare il sorriso. «La notizia è arrivata lunedì – sottolinea De Cola –, come un regalo di Natale dalla presidenza del Consiglio dei ministri e fa molto piacere poiché giunge alla fine di un percorso di partecipazione e condivisione che può e deve diventare modello di azione amministrativa in tutti i settori. Abbiamo chiesto le idee – spiega l’assessore –, senza imporre le nostre, e su quelle idee si è costruita una proposta forte e credibile per la città. È una bella esperienza perché ci ha consentito non solo di lavorare in modo partecipato ma anche di intervenire in alcune tra le zone più fragili della città con azioni importanti sul piano della riqualificazione sociale prima ancora che urbana». Si chiama “progetto Capacity” e punta a rigenerare in particolare tre zone con forti criticità: Bisconte, Fondo Fucile e Fondo Saccà-Maregrosso. Sono sei le “azioni” che potranno essere avviate. 1) Il progetto pilota e il co-housing sociale. Nell’area liberata dalla baraccopoli di Fondo Saccà, ancora oggi consegnata al degrado e sommersa dai rifiuti, verranno realizzate alcune unità abitative (un condominio “sperimentale”) assieme a un Parco urbano. L’avvio dell’esperienza di co-housing coinvolgerà venti famiglie. 2) Il risanamento come processo di “ibridizzazione”. S’interverrà su più fronti: la riqualificazione ambientale dell’alveo del torrente Catarratti-Bisconte, l’acquisto di nuove case «in numero complementare ai beneficiari del progetto pilota di Fondo Saccà», il completamento dello sbaraccamento e la sistemazione definitiva dell’area di Fondo Saccà, l’acquisto di nuove case per i beneficiari di Fondo Fucile e il conseguente sbaraccamento e la sistemazione dell’area. 3) La costruzione partecipata. Le persone che verranno coinvolte nella costruzione delle proprie case saranno anche inserite in un progetto di formazione sul processo di autocostruzione salariata assistita e saranno seguite da tutor. Verrà erogato il microcredito e sarà istituito un fondo di accantonamento. 4) La scuola di sviluppo umano. Saranno finanziati anche servizi ausiliari al progetto di microcredito e azioni a sostegno dell’infanzia. 5) Le polarità socio-educative. Fondo Fucile e Fondo Saccà saranno rioni modello anche per una serie di servizi di socializzazione e programmi personalizzati, con interventi di mediazione socio-culturale, supporti alle famiglie, welfare di vicinato, animazione territoriale. Sarà completato il Parco sociale di Forte Petrazza e verrà recuperata la Stazione Fs di Camaro. 6) La mobilità. Ci saranno interventi sul piano infrastrutturale con la realizzazione di una strada di collegamento tra l’area oggetto del Bando e la Stazione centrale. Saranno ammodernati gli impianti di illuminazione. Si punterà su un sistema di mobilità “dolce” per innalzare i livelli di qualità della vita. La firma della convenzione è fissata al 28 febbraio 2017. Da quel momento comincerà la fase operativa.

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