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Viabilità a rischio

Caserma Di Maio, c'è l'ultimatum

Pochi vigili nelle strade di Messina, un problema già noto ma che rischia di aggravarsi il prossimo anno se non verranno adottate soluzioni ad hoc. Sotto osservazione c'è soprattutto l'organico che assicura i servizi viabili. In forza ci sono attualmente 79 unità, 19 delle quali, causa inidoneità, svolgono solo mansioni amministrative. Dei restanti 60 vigili disponibili, 34 sono contrattisti e dal primo gennaio lavoreranno solo 3 giorni la settimana per 18 ore complessive. Ne rimangono, quindi, 26 a tempo pieno che dovranno garantire, nell'arco della giornata, 4 turni. Il tutto senza considerare riposi e ferie. Troppo poco per una città di 250mila abitanti. Dal computo sono esclusi i concorsisti che, in pratica, hanno già concluso al loro attività. Ma ci sono anche altri numeri che mettono a fuoco il problema. Nel prossimo biennio previsti 35 pensionamenti, 9 dei quali riguarderanno responsabili di sezione, su una pianta organica già scarna che conta 313 unità contro le 566 previste dall'ex commissario del comune di Messina Croce e contro le 1108 stabilite per le città metropolitane dalla regione Sicilia in base a quattro parametri: superficie, popolazione, scuole e circoscrizioni. Il sottodimensionamento dei vigili urbani è stato uno degli argomenti trattati a margine di una riunione interforze sulla sicurezza per le festività natalizie che si è svolta a Palazzo del Governo, presieduta dal prefetto Francesca Ferrandino, e alla quale hanno partecipato anche alcuni sindaci della fascia ionica e tirrenica e, ovviamente, il primo cittadino di Messina, Renato Accorinti. Il comandante del corpo Calogero Ferlisi ha, nuovamente, posto l'accento su un problema che potrebbe acuirsi in questi giorni per la presenza dei Tir, stante la chiusura del porto di Tremestieri. Per svolgere un servizio di viabilità degno di questo nome il rimedio è uno solo:serve più personale, alle istituzioni il compito di reperire le risorse necessarie per coprire la spesa. Impietoso anche il confronto con le altre realtà italiane. L'esempio più lampante è quello di Novara, una città con 105.000 abitanti che ha una pianta organica di 314 vigili urbani, uno in più di Messina ma con 150.000 abitanti in meno. Sembra incredibile ma è proprio così.

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