Arrivano le feste e anche per i rifiuti arrivano regole che suonano come fioretti.
Per l'ordinanza che vieta di gettare l'immondizia nei prefestivi, visto il calendario di quest'anno, in pratica avremmo dovuto tenere in casa i sacchetti per quattro giorni su nove.
Alla fine il sacrificio sarà ridotto solo alle due vigilie: il 24 ed il 31 di dicembre non dovremo gettare nulla nei cassonetti. I mezzi di Messinambiente non passeranno, infatti né il giorno di Natale né la notte del primo dell'anno. Sul fronte della differenziata prosegue a ritmo spedito la consegna dei kit per il porta a porta nei due estremi della città. Iniziata quella a Sperone e a Castanea i due rioni più grandi finora su cui è iniziata la campagna. Da domani le consegne a Faro superiore.
Ma è il tema del futuro della gestione dei rifiuti che tiene banco. Il countdown per l'assegnazione dell'affidamento del servizio continua a tenere con il fiato in sospeso, gli uffici di palazzo Zanca e i lavoratori di Messinambiente. Oggi e domani la giunta avrà all'ordine del giorno il problema che sembra solo burocratico – non c'è chi voglia firmare una proroga alla partecipata dopo la diffida del Ministero all'utilizzo di ordinanza contingibili e urgenti – ma in realtà ha assunto i toni della vicenda politica. E' una bella assunzione di responsabilità quella che si deve prendere il dirigente o il direttore generale nell'allungare, di fatto , la vita di Messinambiente, nelle condizioni in cui. In Giunta la visione sulla vicenda non è univoca ma entro domani, collegialmente Accorinti ed i suoi dovranno venire fuori con una soluzione. Se almeno in Giunta, se non in consiglio addirittura, dovesse nascere una nuova società- la Messina Servizi bene comune- il mutato quadro potrebbe aprire uno scenario positivo. Altrimenti l'alternativa è l'intervento del commissario della regione che attiverebbe canali eccezionali, esautorerebbe il comune e darebbe ad Ato il compito di occuparsi del servizio, prendendo in carico gli uomini di Messinambiente.
Un quadro incorniciato nel periodo natalizio con tutti i rallentamenti del caso. Della delicatezza della situazione è stata informata anche la prefettura perchè il primo gennaio, comunque non si può pensare per nulla di lasciare 500 dipendenti senza futuro e 240.000 abitanti fra i rifiuti.