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Rione Taormina, Natale tra le macerie

Rione Taormina, macerie da rimuovere

A Messina, per come vanno le cose, non si smetterà mai di pronunciare la parola risanamento. Le operazioni in tal senso procedono talmente a rilento che è impossibile immaginare una sola zona degradata rimessa a nuovo. A rendere la situazione ancora più difficile sono i rapporti non idilliaci tra gli enti che del risanamento dovrebbero fare insieme il loro cavallo di battaglia, Comune e Iacp. Ricordando che nove mesi fa si era celebrato l'avvio del risanamento al rione Taormina con l'arrivo delle ruspe oggi quello che rimane non è un bel vedere. Nello spiazzo pieno di detriti è nata adesso anche una discarica a cielo aperto e tra le macerie sono anche spuntate erbacce, arbusti e persino delle piante di pomodori. L'assessore alle politiche della casa Sebastiano Pino alcuni giorni fa aveva dichiarato ai nostri microfoni che la responsabilità del fermo è da addebitare allo Iacp che deve, con i 50 mila euro, stanziati dalla Regione bonificare la zona.

Lo Iacp dal canto suo, con una lettera inviata al dipartimento, smentisce i fatti sostenendo intanto che le somme non sono 50 mila ma 38 mila con il ribasso, che sono destinate esclusivamente alla demolizione di baracche e casette che si rendono libere a prescindere dall'assegnazione di alloggi e non riguardano la rimozione del materiale di risulta inclassificabile che ammonterebbe al momento a circa 100 metri cubi. Nessun intervento inoltre si può portare avanti se non si procede alla liberazione delle baracche compito quest'ultimo del Comune con la polizia municipale.

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