Ancora qualche settimana per unire i due ponti dell’ottovolante di Ritiro. Lo ha confermato anche l’ultima visita sul campo effettuata dai vertici tecnici del Consorzio autostrade, dell’Anas e della Toto Costruzioni che ieri sono stati sul viadotto della tangenziale. La consegna lavori all’azienda teatina è arrivata a fine aprile, ma per la fase clou dell’opera, lo svaro del viadotto occorrerà aspettare la primavera. In questi giorni, a settanta metri d’altezza, mentre su una corsia passano auto e camion diretti sulla A20, sull’altra si sta preparando il terreno per unire il viadotto allo svincolo di uscita del Giostra. I due tappeti d’asfalto viaggiano paralleli e saranno uniti con un giunto provvisorio che permetterà ai mezzi di passare dall’uno all’altro per il tempo necessario alla costruzione di un definitivo passaggio. Prima della posa dei giunti, occorrerà allineare l’altezza dei due ponti ed è a questo che stanno lavorando gli uomini della Toto.
Ora ci avventuriamo nello stilare un programma che possa dare l’idea di quanto tempo servirà per alleggerire il disagio degli automobilisti. Secondo il Cas (ieri fra gli altri al sopralluogo erano presenti il il direttore generale Salvatore Pirrone ed il Rup Anna Sidoti), a febbraio il giunto sarà sistemato e potremo utilizzare la prima parte della rampa d’uscita dello svincolo di Giostra per superare l’ostacolo del viadotto e andare verso Palermo. Subito dopo inizieranno in parallelo due opere: il by pass definitivo e lo smontaggio del viadotto in direzione Palermo. La bretella partirà dalla montagnola che c’è prima del “Ritiro” e con tre impalcati coprirà i 120 metri che mancano per raggiungere l’uscita dello svincolo. Una volta completata quest’opera, di fatto, sarà terminata anche buona parte dei lavori degli svincoli Giostra-Annunziata. Tempo di realizzazione 4 mesi circa.
Sempre in parallelo Anas, che invece sta facendo i lavori delle uscite autostradali, avrà avuto il collaudo definitivo dell’opera e avrà potuto realizzare l’ultimissima parte di percorso che consente di raggiungere il viale Giostra dall’autostrada. Oggi in quella porzione di terreno c’è un cantiere della Ricciardello. Con uno slancio di ottimismo si potrebbe sintetizzare che a febbraio si potrebbe passare lungo la prima parte dello svincolo e a giugno arrivare fino a valle ed entrare in città. Una volta finita la ristrutturazione della prima metà del viadotto, si passerà a quella direzione Catania. In quel caso, sempre attraverso lo svincolo si andrà verso Palermo, mentre sul nuovo viadotto si andrà verso il centro di Messina.
«I lavori per quella parte del viadotto sono più semplici – spiega Sidoti – ma il passaggio da una corsia all'altra, durante i lavori lato est (direzione Messina) dovrà avvenire molto prima di quanto non avviene ora. L’unica corsia potrebbe essere molto anticipata ma stiamo lavorando con la Polstrada per alleggerire gli incolonnamenti».