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L’oratorio di Camaro e la scuola piangono la dolce Lauretta

L’oratorio di Camaro e la scuola piangono la dolce Lauretta

La piccola Laura poteva, anzi, doveva avere tutta la vita davanti. E invece la luce del suo sorriso si è spenta sul grigio dell’asfalto. Fra quattro giorni avrebbe compiuto 10 anni, poi c'era il Natale e in primavera avrebbe fatto la prima comunione. Aspettava fremente che venisse il tempo di questi momenti, ma l’attesa di festeggiare un'occasione importante è stata spezzata dal tragico incidente. Da un fiore bianco che mai porterà all’altare, ma che rimarrà il simbolo di una vita recisa troppo presto. Fino alla sera prima aveva frequentato il corso di catechesi nella parrocchia di Camaro S. Paolo.

«Era qui quasi ogni pomeriggio – ricorda il parroco Giuseppe Brancato – la conoscevano tutti, i bimbi dell'oratorio, gli animatori, le catechiste, era dolcissima, affettuosa ed educata, tutta la parrocchia è rimasta profondamente scossa per questa tragedia e sta pregando per tutta la sua famiglia». Un intero quartiere si è stretto attorno ai familiari della piccola Laura, al papà Francesco e alla mamma Giovanna: straziati, distrutti. Increduli e disperati anche gli zii, i nonni e i cugini che ieri si sono subito catapultati al Policlinico nella speranza di rivedere acceso quel dolce sorriso.

Profondamente scossi anche i piccoli compagni di classe, i maestri e la dirigente scolastica del comprensivo “Manzoni-Dina e Clarenza” dove la piccola frequentava la V A al plesso “Manzoni”. «Siamo sconvolti – ha detto Rosalia Schirò – ci uniamo al cordoglio della famiglia, domani sui banchi di scuola un ricordo sarà dedicato a questa splendida bambina, a cui tutti volevano bene». A Laura, “Lauretta” come la chiamavano in tanti, piacevano i trucchi e la Juve, adorava ballare. L’oratorio intitolato a “Monsignor Malgioglio” lo frequentava, infatti, oltre che per il catechismo, anche perchè seguiva le lezioni di danza due volte a settimana assieme alla cuginetta. La sua insegnante che ha appreso la notizia mentre era fuori città è rimasta senza parole. Ieri l'oratorio era a lutto, così come sono rimaste abbassate le saracinesche dell'attività del padre sulla via Gerobino Pilli.

Padre Brancato ha dovuto spiegare ai bambini che la loro compagna “Lauretta” da oggi giocherà con loro dal cielo e imparerà altre preghiere e parabole assieme agli angeli. Dopo la tragedia il parroco è andato a trovare i genitori «Non c'è sofferenza più grande di quella di un genitore che perde il proprio figlio». «Sofferenza, dolore, non esistono parole per descrivere lo stato di una mamma che vive una tragedia come questa e poco si può fare per cercare di dare sollievo all'immenso strazio, se non pregare che trovi la forza di superarlo con la fede». Oggi le attività dell'oratorio sono state sospese e tutte le iniziative organizzate per festeggiare il periodo natalizio sono state annullate in segno di lutto. Per quella nuova preghiera e per quel nuovo passo di danza che “Lauretta” non potrà più mostrare di aver imparato a chi la amava.

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