8 tir stracolmi di rifiuti sono tornati a Messina dopo aver sostato dietro i cancelli chiusi della discarica di Motta Sant'Anastasia dall'una di notte fino alla tarda mattinata di oggi. Li ha dovuto fare tornare in autoparco il direttore tecnico di Messinambiente, l'ing.Roberto Lisi, perchè gli autisti ovviamente avevano la necessità di riposare, dopo aver fatto un turno estenuante, senza pausa, oltre che assolutamente inutile. E dire che a Palermo sapevano bene che l'ultima proroga alle concessioni delle discariche siciliane scadeva ieri, dato che l'aveva firmata proprio il presidente della Regione, Rosario Crocetta. Come sapevano anche che, non potendo più derogare alla legge, questa volta era necessario il visto del Ministero dell'Ambiente che, ovviamente, andava richiesto in tempo, e non sempre ieri, come sembra sia accaduto. Dove sia l'inghippo non è dato saperlo, ma la notizia è che da oggi, e chissà fino a quando, non si potrà più conferire i rifiuti in discarica. Per Messina, in emergenza costante, è una vera iattura. Oltre alle 330 tonnellate di immondizia che sono tornate indietro, ce ne sono molte altre ancora da raccogliere e la spazzatura, come ha spiegato lo stesso Lisi, andrà ad aumentare sempre più, specie in prossimità delle festività natalizie, quando aumentano i consumi. L'unico aiuto, anche se minimo, può venire dal potenziamento della differenziata, che, però, stenta a decollare. In mancanza della proroga, inoltre, vengono sospese le Ato e quindi Messinambiente non può utilizzare il personale di Ato 3 e anche questo è un problema, specie per la differenziazione dei servizi. L'assessore all'Igiene cittadina, Daniele Ialacqua, ha già scritto al prefetto Francesca Ferrandino, annunciandole che, senza la nuova ordinanza presidenziale, Messinambiente sarà costretta a sospendere la raccolta. Tutto questo mentre entro il 10 di dicembre i cittadini dovranno versare il saldo della Tari. Un bel regalo di Natale.
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