Le ventidue classi della scuola “Leopardi” saranno divise fra la “Salvo d’Acquisto” e la sezione del Policlinico. In entrambi i casi, però, le lezioni riprenderanno di pomeriggio.
Nessuna soluzione che evitasse l’evidente disagio per le famiglie di dover sconvolgere le loro abitudini è emersa dall’incontro fra i membri del consiglio d’istituto, i dirigenti del Comune, assessori e sindaco. I genitori, però, non sono d’accordo e chiedono a gran voce un cambio di rotta. Da domani pomeriggio, e per un paio di settimane almeno, le lezioni delle dodici classi della Media della “Leopardi” riprenderanno, in un turno pomeridiano, alla “Salvo D’Acquisto”. Le dieci classi della Primaria, invece, andranno, sempre di pomeriggio, alla sezione “Policlinico”, dove già fanno scuola i piccoli dell’Infanzia (per loro nessuna variazione degli orari) ma anche altri alunni delle Elementari.
Per le ventidue classi sarà studiato un orario ad hoc per cercare di rendere il meno scomodo possibile questo trasloco forzato. Oggi, come ieri, proseguiranno le attività già programmate del “Piano dell’Offerta Formativa” e che sviluppano progetti diversi dalla lezione frontale. Cinema, lettura, visite guidate in città per dare continuità didattica ai 440 ragazzi della scuola “Leopardi”, oramai chiusa da una settimana. L’ispettorato del Lavoro di Messina, infatti, ha disposto la sospensione immediata dell’attività lavorativa all’interno del plesso centrale di Minissale per le carenze strutturali emerse durante alcune verifiche sul rischio sismico della scuola. Invano, almeno sinora, il Comune ha chiesto una rimodulazione della disposizione all’ufficio guidato da Gaetano Sciacca. Venerdì sono stati prodotti nuovi documenti, attraverso i quali l’assessore Pino puntava a ottenere una apertura, anche solo parziale, della struttura nella parte ritenuta meno a rischio.
Il 15 del prossimo mese scadranno i termini per la individuazione di una nuova scuola che possa ospitare i ragazzi, mentre alla “Leopardi” scatteranno i 18 mesi di lavori di ristrutturazione. I genitori puntavano ad anticipare questo trasferimento con una assegnazione urgente da parte del primo cittadino.
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