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Caso Seguenza, la soluzione? I locali dell’ex Iai

Occupazione Seguenza, i genitori dicono no ai turni pomeridiani

Ci sono problemi che vanno complicandosi per una serie di ragioni: la mancanza di buon senso, la strumentalizzazione o l’irrigidimento di alcune posizioni, l’ostinazione a voler guardare solo nel proprio orticello come se in gioco ci fosse solo il proprio interesse e non anche quello degli altri. Prendiamo il “caso Seguenza”, che rimane ancora irrisolto nonostante se ne parli ormai da lunghi mesi. Secondo le intenzioni del sindaco Renato Accorinti, dal prossimo 1 gennaio la Città metropolitana non sarà più disposta a pagare l’affitto per i locali di Cristo Re dove sono alloggiate le classi eccedenti che non trovano spazio nel plesso centrale del liceo scientifico. E, dunque, dall’inizio del 2017 dovrebbe avvenire il trasloco. Ma dove? Ecco, il punto: il dove non si sa ancora. Ed è per questo che, tra un susseguirsi di riunioni informali e assemblee d’istituto, cresce la preoccupazione tra gli alunni, le loro famiglie, gli stessi docenti e il personale Ata.

In realtà, le soluzioni ci sono, bisogna vedere quale sia quella praticabile in tempi più brevi e percorrerla senza più indugi. A indicarle è il commissario di Palazzo dei leoni Filippo Romano. La soluzione definitiva per le 19 classi eccedenti del Seguenza ha un nome: l’ex Brefotrofio. Nei locali di quello che un tempo era l’Istituto assistenza infanzia (Iai), possono tranquillamente essere ricavate leaule necessarie. L’edificio continuerà a ospitare il Provveditorato agli studi mentre man mano saranno smantellati (anche perché il personale è andato in pensione o è ormai prossimo alla quiescenza) gli uffici dell’ex Provincia. Tutto ciò dovrebbe avvenire in un arco temporale di 2-3 anni. Nel frattempo, secondo Romano, ci sono due strade. La prima è quella di spostare tutte le 19 classi nella sede del “Majorana”, a Giostra. Ipotesi sostenuta con forza dal sindaco Accorinti e dall’assessore Sebastiano Pino che, però, incontra forti resistenze da parte di studenti e docenti del “Seguenza” che adducono insuperabili motivazioni logistiche e organizzative. La seconda strada è quella, ormai risaputa, delle aule ubicate nel plesso del Maurolico. In realtà, come spiega Romano, al liceo classico non verrebbe sottratto alcuno spazio, visto che le 11 aule di cui si parla sono state per decenni di pertinenza dell’Istituto Antonello e oggi sono occupate dagli alunni della Paino. Si dovrebbe assistere a un doppio trasloco, la Paino in altra sede e il Seguenza in quelle aule con accesso in via della Zecca. A questo punto va presa una decisione.

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