Questo è un passo fondamentale per l'avvio dei lavori. La commissione regionale lavori pubblici ha finalmente dato il suo parere sul progetto definitivo e lo ha dato positivamente approvando un piano di intervento che vale 72 milioni di euro ed un porto grande e nuovo.
Il passaggio alla regione del progetto già approvato in conferenza dei servizi, ha allungato il percorso. Il Consiglio Lavori Pubblici del Ministero aveva scritto che da Palermo non era necesario passare, ma per evitare un lungo contenzioso, alla fine è arrivato anche il nulla osta di quest'ultimo tavolo.
E adesso che succede? Passerà ancora qualche mese prima dell'avvio dei lavori. Questo va subito chiarito, ma il vantaggio è che adesso sembra che tutti gli ostacoli amministrativi siano stati superati.
Ora arriverà l'apprvazione definitiva del progetto definitivo, quindi l'aggiudicazione della gara, il passaggio di competenze della stazione appaltante dal comune all'autorità portuale, l'ultima firma per il finanziamento da 6,5 dal Provveditorato Opere pubbliche. E poi gli ultimi due atti, la firma del contratto con Coedmar, e il progetto esecutivo.
Adesso la compressione dei tempi può avvenire più facilmente perchè tutti questi atti non passano più dal parere di altri uffici che non siano il Comune e l'autorità portuale.
E se consideriamo che la prima operazione che la coedmar dovrà fare sarà il dragaggio fuori dal porto, ecco perchè diventa urgente il via ai lavori.
A Tremestieri sembra si stia realizzando la tela di penelope. Quando sembra essere prossima la fine dell'attesa, il conto alla rovescia riparte implacabile.
Nel porto di Tremestieri e a cascata in città, la vicenda dell'insabbiamento e del dragaggio sta assumendo tempi e modalità insostenibili per quella che resta la porta dell'isola.
La draga ha iniziato a operare- dopo che si è atteso per almeno 4 settimane il nulla osta della Regione – due domeniche fa. Undici giorni di attività, ma la data della fine dei lavori ancora non è arrivata.
Si sarebbe dovuto restituire l'approdo alla completa fruizione ieri sera ed invece, solo oggi, di fatto si è raggiunta la quota di sabbia trasferita a nord che era stata prevista, cioè ciorca 15.000 metri cubi.
Il problema è che lo scirocco di sabato e in parte di domenica, ha portato altri 3000 metri cubi di sedimenti nella rada. E allora eccola la tela di penelope. Lavoro finito? No, si ricomincia. Prossima scadenza domani sera. E intanto sono diventate 27 le deroghe concesse per l'imbarco in centro dei mezzi pesanti. Fino all'avvio dei lavori, un dragaggio ordinario,senza passare più dall'emergenza, appare determinante.
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