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Lo storico hotel Silvanetta
all’asta, si parte da 3,2 milioni

Lo storico hotel Silvanetta all’asta, si parte da 3,2 milioni

Un altro “pezzo” di quella Milazzo turistica degli anni che furono scompare per sempre. Lo storico hotel “Silvanetta”, situato alle porte della città, riferimento del gossip e del mondo dello spettacolo e dello sport, è finito all’asta. I giudici del Tribunale di Barcellona hanno infatti deciso di vendere la struttura per pagare i debiti contratti dalla società che ne era proprietaria.

La vendita senza incanto avrà luogo il 13 gennaio 2017 alle 9.30. Comprenderà la struttura principale (quattro piani più attico e seminterrato), il parco annesso e due piscine scoperte. Il prezzo basa sarà di circa 3 milioni e 200 mila euro, mentre l’offerta minima si aggirerà intorno ai 2 milioni e mezzo.

Un triste epilogo per quello che assieme all’Eolian Inn è stato l’albergo simbolo degli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso, accogliendo i grandi eventi che hanno dato risalto all’immagine turistica di Milazzo (su tutti il Premio regia Televisiva), ma anche il Premio Tindari, il Cantagiro e poi le varie società di calcio professionistiche che sceglievano Milazzo per i ritiri pre-partita quando affrontavano il Messina di Scoglio e di Zeman. Una struttura ricettiva conosciuta in tutto il mondo anche per lo stile mediterraneo. Per tre anni la Silvanetta ha ospitato anche i campionati italiani di tennis dei giornalisti, rappresentando dunque una vetrina importante per la storia di Milazzo e della Sicilia. Poi, all’improvviso un fatale declino sino alla chiusura nel 2011, anche se la crisi è iniziata nei primi anni del terzo millennio e poi, nel 2006, è stato il Banco di Sicilia a chiederne il pignoramento. Da quel momento è stata battaglia giudiziaria, con i legali della società proprietaria, la “Carmen”, che hanno chiesto di separare il parco (6.500 mq) dal resto della struttura, sino all’ultima pronuncia del giudice che ha in pratica dettato le regole per la vendita.

Vani anche i tentativi di cederlo, ci fu anche in passato un’offerta della Raffineria che voleva realizzare un albergo con annesso centro congressi, ma la richiesta dei proprietari venne considerata “intrattabile”.

La “Silvanetta” ha rappresentato anche l'albergo in grado di garantire il maggior numero di camere. Se aggiungiamo questa chiusura a quelle precedenti dell’Eolian Inn, del Residenzial, del Flora e del Saverly, tanto per citare i maggiori hotel, ecco che registriamo un calo di almeno 1500 posti letto nell’ultimo decennio, solo in parte attenuato dai "Bed & breakfast" proliferati in gran numero negli ultimi anni grazie anche alle agevolazioni finanziarie previste dalla normativa in merito.

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