Il primo sopralluogo con… giunto arriverà dopodomani. Il Cas e l’Anas si vedranno a Giostra per verificare sul campo tutti i passi necessari per riuscire a unire due opere, viadotto Ritiro e svincoli ancora divisi. Fisicamente, la distanza è di solo un metro, mentre amministrativamente c’è ancora un po’ di strada da fare. L’obiettivo è quello di far passare le auto e i camion dal “ricostruendo” viadotto allo svincolo di Giostra entro un paio di mesi. A gennaio, quindi, la Toto Costruzioni potrebbe iniziare a smontare il ponte da mettere in sicurezza ed entrare nel vivo dei lavori.
Venerdì scorso, al Comune si è riunito il tavolo che ha messo a punto le tappe di avvicinamento a questo fondamentale momento. Mercoledì, invece, si passerà alla prova sul campo proprio al villaggio Ritiro, alla base del viadotto. I tecnici di Cas, Anas e Palazzo Zanca verificheranno se quello che gli studi hanno detto, regge anche sotto il profilo pratico. Per un periodo limitato a pochi mesi, sarà montato un giunto che unisce la prima parte del viadotto alle rampe parallele dello svincolo di Giostra. Un metro circa di distanza, ma a cinquanta metri di altezza, che sarà “coperto” con una struttura d’acciaio simile a quella che unisce le varie sezioni di un viadotto autostradale, e che consentirà di passare da una struttura all’altra. Ma l’operazione tecnica deve camminare parallelamente a quella amministrativa. Per lo svincolo Giostra manca il collaudo statico, opera inaugurata oramai oltre tre anni fa. L’ultimo atto amministrativo, ha detto l’Anas, dovrebbe essere pronto entro metà dicembre. L’Università ha terminato i suoi calcoli e la Relazione a struttura ultimata è stata girata al collaudatore, il professor Corriere. Senza il nulla osta del professionista, quel giunto non potrebbe essere utilizzato. Il Cas, attraverso la Toto Costruzioni che si occuperà di realizzarlo nell’ambito dei lavori di messa in sicurezza del Ritiro, non vuole aspettare quel momento e appena possibile, già in questa settimana probabilmente inizierà i lavori di valutazione e posa del giunto. A gennaio, quindi, si dovrebbe poter utilizzare “l’aggancio volante”. Si continuerà a viaggiare su una sola corsia verso Palermo, ma i lavori potrebbero concludersi in anticipo.
«Le calcolazioni dimostrano – aveva scritto Leonardo Santoro, ingegnere capo del Genio civile che ha autorizzato l’operazione – che la verifica delle travi di bordo del viadotto Ritiro, nelle due campate in cui verrà realizzato questo giunto provvisorio, garantiscono le condizioni di sicurezza anche per lo svincolo». Il giunto in questione non è quello ipotizzato nell’originario progetto degli svincoli, mai scelto perché molto costoso. Quello che sarà montato a Natale dovrà essere smontato alla fine dei lavori. Nel frattempo nasceranno i veri svincoli in uscita, sfruttando la montagnola dell’area di sosta Trapani.
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