«Il problema a Contesse Unrra, drammaticamente evidenziato dall’incidente occorso al ciclista, è di tutela prioritaria della sicurezza e della pubblica incolumità: insomma è identico a che abbiamo affrontato per il passaggio sulla via La Farina dei Tir diretti alle navi Cartour. Questa settimana, interverremo su Contesse Unrra con un’ordinanza, resi più forti dalla sentenza del Tar che ha dato pienamente ragione al Comune che nel 2014 aveva ritenuto superiore quel principio rispetto alle posizioni di società private che ritenevano fosse l’organizzazione della città a doversi uniformare ai loro orari d’imbarco e di sbarco».
È una presa di posizione risoluta quella assunta dall’assessore alla Mobilità, Gaetano Cacciola, all’indomani dell’incidente che sarebbe potuto costare la vita a un 59enne di Contesse, originario di Mascali. L’uomo, per ragioni in corso di ricostruzione, è finito sotto la pancia di un Tir che stava compiendo la svolta all’incrocio tra la strada statale 114 e la via Contesse in direzione delle scuole dell’obbligo dell’Unrra e si è salvato riportando una frattura, grazie alle urla dei passanti e al miracoloso scudo offertogli dalla sua bici semidistrutta. Qualunque siano state le cause effettive di questo pauroso incidente, l’episodio ha acceso i fari, senza più possibilità di rinvio, su un tema che non è certo nuovo a Contesse-Unnra: la coincidenza inaccettabile tra il transito di alcuni tir e mezzi pesanti diretti alle aree ex Decon e alla sede Rae di Messinambiente, e le fasce orario d’ingresso e d’uscita degli alunni della materna, elementare e media del comprensivo di via Calispera.
Da ultimo, in ordine di tempo, proprio all’inizio di quest’anno scolastico il dirigente del comprensivo “Salvo D’Acquisto”, Pietro Ruggeri, ha deciso di differenziare di 15 minuti l’orario d’ingresso dei tre blocchi di alunni: al fine, almeno, di ridurre il rischio determinato dalla grande concentrazione di auto, moto e soprattutto famiglie con bambini a piedi durante il passaggio, peraltro problematico, di Tir e camion. Al contempo, il presidente del Quartiere, Nuccio Zullo, aveva chiesto al dipartimento Mobilità, senza risultati, di prevedere una fascia oraria d’interdizione al traffico. Quella stessa misura che oggi l’assessore adotterà d’urgenza. Va anche detto che su questo tema ci si mobilita invano da molti anni. Il vero nodo, ferma l’importanza dei provvedimenti urgenti compresi quelli sulle chiome degli alberi (che inducono i tir a brusche deviazioni) resta quello della mancanza di una viabilità alternativa per quei tir e camion. Le speranze di cambiamento sono legate alla realizzazione della piastra logistico-distributiva di San Filippo, e relativa semicopertura del torrente, inserita nel Masterplan al costo di 79 milioni e a co-finanziamento privato. Prospettive lunghe, adesso è scattata la logica dell’urgenza e, come osserva Cacciola, «dove non ci sono ancora spazi alternativi, saranno i tempi del passaggio dei Tir a dover essere differenziati».