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Adesso si draga

Sabbia negli approdi, risuona l’ennesimo campanello d’allarme

E' fin troppo scontato che se l'iter fosse stato più snello oggi non staremmo qui a pensare alle ripercussioni che la parziale fruizione del porto potrà avere anche questa volta sulla circolazione cittadina. Se non altro, le prospettive per il futuro sono buone, in considerazione del fatto che l'autorizzazione al dragaggio è arrivata per 60 mila metri cubi e gli appalti per eseguirli, l'autorità portuale li ha già affidato per quasi 80 mila. A questi si aggiungono anche quelli che la Comet, come società privata che gestisce l'approdo a sud, può affidare direttamente fino a 13 mila metri cubi. Ed infatti, si comincia domani proprio con un residuo di 3000 metri del 2016 e l'anticipo della dotazione del prossimo anno. Sulla tempistica di questo intervento, ha detto stamani l'amministratore di Come Ivo Blandina, molto dipende dalla conferma dell'arrivo a Messina di una draga con maggiori capacità rispetto a quella che arriverà domani. Intanto, si partirà subito per liberare il più possibile l'imboccatura dello scivolo 2 nelle giornate di minor transito di mezzi pesanti che sono appunto domenica e lunedì. Inevitabilmente, durante queste operazioni che si protrarranno nei giorni successivi, l'approdo potrà funzionare parzialmente e quindi saranno necessarie delle deroghe per gli imbarchi del centro città qualora il tempo di attesa per il traghettamento dei tir dovesse superare i 60 minuti. Tutto ciò si potrebbe verificare mercoledì e giovedì, giornate in cui statisticamente si registra il maggior afflusso di tir da e per la Calabria. Ecco perché l'arrivo di un motopontone con maggiori prestazioni diventa decisivo. Ed a rendere le cose più complicate potrebbe essere una sciroccata che gli esperti prevedono per la prossima settimana.

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