I consiglieri circoscrizionali Giovanni Caruso e Nunzio Signorino ancora una volta sottolineano i ritardi nella consegna della corrispondenza: sono così numerosi che Poste italiane dovrebbe prenderne atto e mettere in campo dei correttivi.Eppure,ancora niente e' cambiato, mentre i cittadini esasperati non sanno più a che santo votarsi. "Ormai - spiegano - ci si trova in continua emergenza, specialmente nei villaggi collinari e nelle frazioni rivierasche, dove il vecchio postino era uno di casa, uno che conosceva a menadito gli indirizzi da raggiungere. Oggi, invece, ci si affida alla rotazione dei portalettere, che, il più delle volte, fanno fatica a trovare il domicilio in cui suonare il campanello. Se a ciò si aggiunge la disastrosa politica della riduzione delle filiali, con conseguente soppressione, si capisce bene quanto sia estesa la portata del problema.
L'ultimo grido d'allarme, dopo quello lanciato dal deputato nazionale Enzo Garofalo, che ha preso di petto la questione con un'interrogazione parlamentare, lo lanciano quindi i consiglieri Caruso e Signorino. I quali si soffermano sui "disagi per i lavoratori,ma soprattutto per gli utenti", in conseguenza di un piano di riorganizzazione delle Poste che fa acqua da tutte le parti!Vanno rivisti diversi punti", rimarcano i consiglieri, che giornalmente prendono atto delle lamentele innumerevoli dei cittadini. "Le Poste devono rivedere quanto stabilito e restituire efficienza al servizio", evidenziano Caruso e Signorino, a giudizio dei quali sarebbe opportuno ripristinare il servizio "chiamami", che consentiva agli utenti, in caso di mancato recapito delle raccomandate, di concordare per telefono una nuova consegna, evitando così di recarsi nei centri di smistamento di Pistunina e di via Olimpia. In passato vi sono state diverse proteste e il malcontento e' diffuso. Anche i sindacati hanno chiesto che il progetto aziendale venga rivisto ma ad oggi i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Caricamento commenti
Commenta la notizia