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Navarra candidato sindaco?
«No, grazie»

Navarra candidato sindaco? «No, grazie»

Quando in politica si tirano in mezzo nomi, non avviene mai per caso. Non fa eccezione la dichiarazione, reiterata, del leader di Sicilia Futura, Beppe Picciolo, su un’eventuale candidatura a prossimo sindaco metropolitano del rettore dell’Università di Messina, Pietro Navarra: «Ad una figura come lui direi subito sì, senza passare dalle primarie, necessarie invece per un qualsiasi esponente di partito». Un doppio messaggio: a Navarra stesso, effettivamente ritenuto non solo da Sicilia Futura un candidato “terzo” in grado di coagulare più anime; e all’unico personaggio politico che fin qui si è esplicitamente esposto con un’auto-candidatura, il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone.

Ma guai a fare i conti senza l’oste. Perché l’oste in questione, il rettore Navarra, al momento non ci pensa affatto ad una candidatura. O almeno così afferma. «Sono molto grato per gli attestati di apprezzamento – ci dichiara Navarra – che ho ricevuto in questi giorni da vari esponenti della politica cittadina. Tuttavia, come ho già avuto modo di dichiarare più volte, tre anni fa sono stato eletto rettore dell’Università degli Studi di Messina e ho la ferma intenzione di onorare per intero il mandato ricevuto dalla comunità accademica che scadrà nel mese di luglio del 2019. Pertanto, nonostante sia oggi comunque prematuro parlarne, queste circostanze non mi consentono di prendere in considerazione un’eventuale candidatura a sindaco della mia città».

Capitolo chiuso? Per il momento parrebbe di sì. Anche se per qualcuno il discorso rimane aperto, proprio perché certi nomi non si fanno a caso. E chissà, quella frase, sul fatto che sia «comunque prematuro parlarne» potrebbe lasciare aperto uno spiraglio a ragionamenti futuri. In ogni caso una seppur solo ipotetica candidatura di una figura come il rettore ci ha messo poco ad agitare il dibattito politico. Per Gianpiero D’Alia, fresco di sospensione dall’Udc (diventata poi dimissioni) in piena bufera nello scontro con Cesa, «Navarra sarebbe un ottimo candidato, non ho notizie in merito, ma sarebbe un’ottima notizia per la città». Già, ma ci sarebbe anche Ardizzone, che con D’Alia cammina da sempre a braccetto: «Credo abbia deciso di candidarsi alle regionali. Non può candidarsi a tutto. Ci saranno le regionali a ottobre 2017, mentre per Messina si voterà nel 2018, visto che nessuno tranne noi ha voluto firmare la sfiducia al sindaco. Tutti gli altri hanno fatto “fuffa”, con interventi sui giornali o finti atti dai notai. In ogni caso, le discussioni sulle candidature sono una cosa seria, non possono essere fatte sui giornali. Si fosse votato a maggio, Ardizzone sarebbe stato un candidato certo. Ma non essendoci stata la sfiducia, non sarà così». Ma anche in questo caso, si può davvero parlare di capitolo chiuso?

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