C'è un testimone per l'incidente, avvenuto lunedì sera a San Licandro, che ha ridotto in gravissime condizioni il 27enne ciclista Davide Giuffrida ancora ricoverato nel reparto di Rianimazione del Piemonte in prognosi riservata. E' un uomo che dopo aver visto il servizio nel nostro tg di ieri si è presentato dai Carabinieri. Il testimone ha detto che si sarebbe trattato di incidente autonomo. Il giovane ha perso probabilmente il controllo della bici ed è caduto pesantemente sull'asfalto battendo la testa sul selciato. Il testimone ha riferito anche il punto esatto in cui è avvenuto l'incidente ed a poca distanza i Carabinieri hanno anche trovato la bicicletta di cui non si avevano più notizie. Una testimonianza ritenuta attendibile dagli investigatore che esclude dunque la tesi dell'auto pirata accredita in precedenza. Anche il mancato ritrovamento della bicicletta aveva fatto pensare al gesto di qualcuno che 'aveva voluto farla sparire per nascondere le tracce di un eventuale incidente. Davide era uscito intorno alle 17 dalla sua abitazione di Paradiso per una passeggiata. Era solo e non aveva con se ne documenti ne il telefonino. Verso le 19 alcuni passanti lo hanno trovato per terra, in una pozza di sangue, nella zona di San Licandro. Il ragazzo aveva perso conoscenza e le sue condizioni sono apparse subito molto gravi. Solo due ore dopo, non vedendolo rincasare, i familiari lo hanno cercato nei vari ospedali cittadini rintracciandolo al Papardo prima che venisse trasferito nella rianimazione del Piemonte. Stamani il giovane è stato sottoposto ad una nuova tac che ha evidenziato ancora la presenza di un grosso ematoma alla testa. I medici non hanno ancora sciolto la prognosi ma col trascorrere delle ore si fa largo un cauto ottimismo.