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Il cimitero monumentale
ha bisogno di molte “cure”

Il cimitero monumentale ha bisogno di molte “cure”

Erbacce, rifiuti e crolli. Il giorno della commemorazione dei defunti è ormai alle porte e le condizioni del cimitero monumentale di Messina, in vista del 2 novembre, per usare un eufemismo, non sono delle migliori.

Ad evidenziarlo, il consigliere comunale Fabrizio Sottile, che ha realizzato un reportage fotografico e raccolto immagini video per documentare la situazione di degrado del Gran Camposanto e porla all’attenzione dell’amministrazione comunale.

«Strutture pericolanti, erbacce, immondizia di ogni tipo, si trova davvero di tutto al cimitero monumentale di Messina», segnala il consigliere in una nota. Uno stato di particolare degrado che rende difficile la frequentazione da parte dei cittadini. «La condizione di abbandono in cui versa il principale cimitero della città - continua Sottile - è qualcosa di inaccettabile perché colpisce ed offende la sensibilità dei cittadini e la memoria dei loro cari. E sono numerose, ormai, le segnalazioni che i messinesi, invano, stanno indirizzando all’amministrazione comunale per denunciare questa vergognosa situazione. Un’indecenza documentata da foto e video in cui emerge, chiaramente, la condizione disastrata di quello che invece dovrebbe essere un luogo di preghiera e di raccoglimento. Loculi aperti, assenza di sicurezza, accessi inagibili, specie per anziani e portatori di handicap, e cantieri fermi da anni, sono solo alcune delle principali, sconfortanti, istantanee che l’azione, o meglio l’immobilismo dell’amministrazione comunale consegna ancora una volta alla nostra città. La vicenda - rimarca il consigliere comunale - assume contorni ancor più indecorosi in ragione dell’imminente celebrazione dei defunti. Ai cittadini, deve essere garantito il diritto di commemorare, degnamente, i propri cari. Per questo - conclude Sottile -, chiediamo al sindaco un immediato sopralluogo al Gran Camposanto ed una puntuale e capillare ricognizione degli interventi, quanto meno di quelli più urgenti, di messa in sicurezza e di ripristino del decoro pubblico e delle condizioni igieniche che devono essere rapidamente effettuati».

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