Messina

Lunedì 25 Novembre 2024

Nella Zona falcata nasce il nuovo “Largo dei Greci”

Nella Zona falcata nasce il nuovo “Largo dei Greci”

Proseguono le celebrazioni de “Il nostro greco quotidiano”, il grande evento organizzato dalla Federazione delle comunità e confraternite elleniche in Italia, di valorizzazione del patrimonio greco presente tra Sicilia e Calabria, che oggi si concluderà nell’area nebroidea tra Capo d’Orlando e S. Marco D’Alunzio. Una preziosa occasione per ricordare ai cittadini messinesi la propria identità «costituita dai valori fondativi della Grecia: accoglienza, democrazia e libertà», come ha ricordato Olga Nassis, presidente della Fccei.

Ieri mattina, il momento più significativo della manifestazione, con l’apposizione, in zona Falcata, della targa toponomastica bilingue, “Largo dei greci”.

«La scelta di questa precisa strada, in una zona della città interdetta ai cittadini per così tanto tempo, non è casuale, ma rappresenta proprio il volersi riappropriare della nostra identità e della nostra città. La storia la si vive, la si pratica attraverso i luoghi», ha dichiarato Olga Nassis.

Una targa che, di fatto, riporta la presenza toponomastica dei greci nella città dello Stretto: «Prima del terremoto esisteva via dei Greci, il vicolo dei Greci e un intero quartiere, la Grecìa, dove vivevano greci e albanesi – ha spiegato il prof. Daniele Macris –, spero che questo luogo così evocativo, vicino alla Lanterna del Montorsoli, possa essere di buon auspicio per lo sviluppo di quest’area».

Tra i diversi momenti dell’incontro mattutino, grande emozione per il lungo abbraccio tra l’ospite d’eccezione, Chrysoula Katsavria Sioropoulou, parlamentare nel collegio di Karditsa per la lista Syriza, e il sindaco Renato Accorinti: «Sono fiera di rappresentare il parlamento greco in questa importante occasione di collaborazione e amicizia con il vostro Paese. L’Italia è un po’ la mia seconda patria e Messina è sicuramente uno dei più importanti simboli di unità tra la cultura ellenica e quella italiana, una città dal profumo cosmopolita, sia per la sua storia commerciale che per la sua storia civile», ha dichiarato, commossa, la deputata, aggiungendo come «la bramosia di certi banchieri minacci di distruggere il nostro sogno europeo nella stessa misura in cui il terremoto del 1908 annientò Messina. Solo restando uniti possiamo evitare la catastrofe sociale verso la quale vogliono proiettarci».

Accorinti, che ha ricevuto in dono un attestato di benemerenza, ha dichiarato: «Dalla riqualificazione della zona Falcata passa il futuro della città: piccoli gesti come questo rivelano significati profondi per quello che potrà essere il futuro di Messina».

Presenti alcuni esponenti del clero ortodosso e cattolico, l’ex commissario straordinario della Provincia, Filippo Romano e l’assessore comunale alla Cultura Daniela Ursino, che ha ricordato l’importanza della testimonianza diretta delle giovani generazioni messinesi: «In questa giornata storica, abbiamo voluto coinvolgere direttamente le giovani eccellenze del nostro territorio».

Alla cerimonia, infatti, ha preso parte una rappresentanza di studenti del liceo classico Maurolico, alcuni allievi dell’Istituto superiore Quasimodo, che hanno realizzato una guida turistica della città, e due giovani musicisti, Giuseppe Roberto e Nino Ajello, che hanno dato il benvenuto alla deputata greca con un omaggio musicale con gli strumenti della tradizione siciliana.

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Il focus

Messina designatacome area
di minoranza greca

La comunità ellenica di Messina rappresenta un elemento estremamente attivo, che con impegno prova a raccogliere e mantenere vivo l’elemento di grecità che ancora oggi persiste nella città dello Stretto. Come ha ricordato la stessa Olga Nassis: «Su iniziativa della Federazione Messina sia stata riconosciuta, così come il Salento e la Calabria greca, area di minoranza greca», implicando, dunque, la realizzazione di una toponomastica bilingue e l’insegnamento negli uffici pubblici del greco moderno. Tra le tante iniziative promosse dalla Federazione, c’è anche la proposta di un disegno di legge che è stata formulata per riconoscere greco e latino come patrimonio immateriale dell’umanità.

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