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Da anni senza divisa invernale, vigili in agitazione

Da anni senza divisa invernale, vigili in agitazione

Polizia municipale in stato di agitazione a Taormina. Gli agenti del Corpo hanno sottoscritto nelle scorse ore un documento inviato al sindaco, all’assessore alla Viabilità e al dirigente della Polizia municipale tra le cui righe preannunciano che nei mesi invernali presteranno servizio «in abiti civili» a causa della mancata fornitura del vestiario invernale.

«I sottoscritti firmatari, appartenenti al Corpo di Polizia municipale del Comune di Taormina, da vari anni non ricevono in dotazione il vestiario invernale malgrado lo stesso sia stato ripetutamente

richiesto in tutto questo tempo, specificando anche che la somma da destinare all'acquisto del vestiario sia stata inserita nei vari bilanci pluriennali e mai assegnato. Il vestiario in dotazione risulta logoro e deteriorato e, pertanto, inutilizzabile. Perciò si comunica che dal momento in cui dovrà essere indossata l’uniforme invernale, per i motivi esposti, e per non danneggiare ulteriormente sia l’immagine di una città a vocazione turistica internazionale sia l'immagine personale di appartenenti al Corpo di Polizia municipale, non potranno indossare l'uniforme invernale e sarà garantito il servizi in abiti civili, indossando la casacca d'istituto».

Il documento è stato sottoscritto dal vicecomandante Rosario Marra, dagli ispettori capo Alfio Barca, Andrea Gullotta, Alfio Puglia, Epifanio Cacopardo, Carmelo Islanda, Giuseppe Raneri, Fausto Costa, Francesco Lo Turco e Giuseppe Cacopardo, e dall’ausiliare Salvatore Zanni. La protesta per la mancata fornitura delle divise rilancia, di riflesso, in primo piano il malcontento degli agenti della Polizia municipale taorminese, dove sono ormai rimasti in servizio soltanto 10 unità e la carenza della pianta organica ha raggiunto livelli tali da far temere persino il declassamento del Corpo di Polizia municipale di Taormina. Uno scenario che, in assenza di un ampliamento dell’organico, potrebbe concretizzarsi tra la fine del 2018 e i primi mesi del 2019. Da qui ai prossimi due-tre anni si va, d’altronde, verso alcuni pensionamenti e c'è anche chi potrebbe scegliere la mobilità: i 10 agenti attuali potrebbero così diventare praticamente la metà. Di recente il Partito Democratico ha sollecitato una svolta anche nell'ottica del “G7”, chiedendo all'Amministrazione di attivarsi presso il Governo centrale nel tentativo di ottenere il placet ad una deroga al Patto di Stabilità con la quale sbloccare nuove assunzioni di agenti.

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