Le attese in fila sono piuttosto lunghe ogni mattina, ci si augura che non lo siano anche i tempi per il ripristino della viabilità. Incassato il via libera ai lavori per la messa in sicurezza del viadotto Ritiro senza la chiusura in ingresso dello svincolo di Boccetta (ma ancora manca l’avallo della Prefettura), adesso l’automobilista deve far i conti da qualche tempo con le lunghe file in altri punti della sempre trafficata tangenziale.
Da sabato scorso si viaggia su una sola corsia fra le uscite di Boccetta e Centro. Al termine di un sopralluogo congiunto, il Cas e la Stradale hanno convenuto sulla necessità di chiudere la corsia di marcia direzione Catania per circa un chilometro.
Alla base della decisioni le consistenti infiltrazioni dalla volta della galleria Spadalara che rendono costantemente viscido il fondo stradale, con evidenti implicazioni in ordine alla sicurezza dei mezzi in transito.
L’unica corsia, durante il fine settimana non ha comportato troppi disagi ma, da lunedì mattina, con il traffico irrobustito dagli spostamenti casa-lavoro-scuola, le file sono una costante. Ci sono stati momenti in cui gli incolonnamenti sono arrivati fino quasi allo svincolo di Giostra. Una lunga attesa per gli automobilisti e condizioni di sicurezza rese meno efficaci proprio dal pericolo di tamponamenti.
In queste ore sono in corso le valutazioni dei dirigenti del Cas per verificare la possibilità di un intervento in cosidetta “somma urgenza”, per ripristinare, quanto meno la pulizia dell’area interessata alle infiltrazioni: canali di scolo e altre vie dalle quali l’acqua “filtrata” dalla montagna possa essere convogliata altrove e non in piena galleria.
Una procedura sempre straordinaria, quella della somma urgenza, della quale non abusare ma che in taluni dovrebbe essere necessaria per alleviare il disagio ed aumentare la sicurezza nell’immediato, senza attendere i tempi, spesso troppo lunghi, dei bandi.
Ma ci sono altre strozzature lungo il percorso della tangenziale. Una è addirittura annosa e si trova, sempre in direzione Catania, fra lo svincolo di San Filippo e l’area di servizio di Tremestieri.
All’altezza di Zafferia, qualche anno fa si registrò un incidente mortale. La Procura che sta indagando sulle responsabilità ha sequestrato l’area e dove il guard rail è di un modello ridotto rispetto a quelli che vengono utilizzati recentemente. È per questo che, sul lungo rettilineo in discesa da così tanto tempo si viaggia su una corsia. Il posizionamento di jersey a difesa della zona sequestrata, forse, potrebbe consentire di aprire anche la corsia di marcia ordinaria.
E passando dall’altra parte della carreggiata, quella che porta da Tremestieri a San Filippo, c’è da registrare l’unica corsia anche in coincidenza con la curva che costeggia il Piano di Zona. La sommità della collina non è perfettamente stabile e già nei scorsi tecnici specializzati del Cas hanno effettuato un controllo. Servono altri lavori, almeno per tamponare lo smottamento e appianare il pericoloso avvallamento che già si è creato diversi anni fa. Anche per questa parzializzazione della carreggiata, ogni mattina, lunghe le file già dallo svincolo di Tremestieri. Una situazione che si fa sempre più insostenibile.(d.b.)
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