“Se Renzi è pronto, lo siamo anche noi. Nessun alibi al Premier, se dovesse nuovamente cambiare idea sul Ponte sullo Stretto e sui 100 mila posti di lavoro.” Il Consiglio comunale di Messina vuole dimostare alla città che il dibattito si farà, che saranno ascoltate sia le ragioni del sì che quelle del no e la grande opera non sarà l'ennesima decisione imposta da Roma. Domani mattina il capogruppo di Forza Italia, Giuseppe Trischitta, con altri colleghi dell'aula, formalizzerà alla presidente, Emilia Barrile, la richiesta di convocazione di una seduta straordinaria, durante la quale verrà votato un ordine del giorno destinato proprio al premier Renzi. Il primo firmatario e proponente dell'atto è Nicola Cucinotta, del gruppo dei progressisti democratici, ormai molto vicino al deputato regionale di NCD- Area Popolare, Nino Germanà, ma il documento è destinato ad avere un ampio consenso politico trasversale. La riunione messinese precederà quella in programma a dicembre, decisa dalla Conferenza dei Capigruppo di Montecitorio che ha accolto una richiesta del capogruppo di AP Maurizio Lupi. Sarà esaminata la proposta di Legge sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto in vista dell'eventuale riattivazione delle procedure dopo che lo stesso Parlamento, con una legge, aveva cancellato la Società Stretto di Messina. L'aula messinese però vuole spostare il dibattito anche sulle opere connesse alla mega-infrastuttura. Il Consiglio Comunale- si legge nell'ordine del giorno che dovrà essere approvato- vuole farsi promotore di un confronto serrato con il Governo Nazionale per sollecitare il varo di una legge che preveda un progetto complessivo di ammodernamento delle infrastrutture della Città metropolitana di Messina e del Mezzogiorno d'Italia