Se qualcuno avesse dei dubbi sull’utilità o meno di mantenere in vita l’Autorità portuale, gli ultimi eventi li fugherebbero senza tema di smentita. Grazie all’Autorità portuale, e alla sinergia instaurata con gli altri enti e istituzioni (con il ruolo prezioso svolto dall’Università e dal suo rettore), le procedure per la riqualificazione delle più importanti porzioni del nostro territorio stanno andando avanti a passo da gigante.
Nelle ultime 48 ore sono stati sciolti nodi cruciali. Il primo riguarda le bonifiche delle aree ricadenti nel cuore della Falce. Dopo un vertice presieduto dall’ex presidente, oggi commissario dell’Authority Antonino De Simone, è stato raggiunto un accordo che verrà ratificato il prossimo 18 ottobre, nello stesso giorno in cui si riunirà il tavolo tecnico per l’approvazione del Piano regolatore del porto. Si tratta di due passaggi – il Piano bonifiche e il Prg portuale – che possono dire poco o nulla ai non addetti ai lavori e che, invece, rappresentano un punto di svolta davvero epocale per Messina. Sono gli strumenti essenziali per attuare tutto quello che è stato previsto nel Patto per la Falce, l’intesa interistituzionale siglata da Autorità portuale, Regione siciliana, Comune, Università e Soprintendenza ai Beni culturali.
L’accordo sulle bonifiche prevede un raccordo strettissimo tra Ateneo e Autorità portuale. Si metterà subito al lavoro un pool di docenti e tecnici, in modo da arrivare nel più breve tempo possibile alle progettazioni esecutive. «Inutile rinviare tutto ai grandi Piani – sottolinea De Simone –, le bonifiche possono cominciare al più presto, dividendo per aree il territorio della Zona falcata. Ed è quello che faremo in base all’accordo che sarà siglato il 18 ottobre».
Il secondo “nodo” riguarda la cittadella fieristica. Ieri si sono di fatto concluse le procedure di gara relative al primo degli appalti banditi dall’Autorità portuale. Entro l’inizio della prossima settimana si conoscerà il nome dell’impresa che, sbaragliando la concorrenza di altre 25 ditte, si sarà aggiudicati i lavori di restauro del Portale del padiglione centrale e del padiglione “Mostre di Arte e Turismo”, i veri “biglietti da visita” del quartiere della Fiera. L’importo a base d’asta era di 5 milioni e mezzo di euro. Una volta aggiudicati, i lavori dovranno essere completati entro 20 mesi. Prima della fine dell’anno, invece, si procederà all’altra gara, forse ancora più importante (l’importo sale a 12 milioni di euro), riguardante la parziale demolizione e ricostruzione dell’ex Teatro in Fiera. Sono progetti in grado di cambiare l’attuale degradato profilo della cittadella di viale della Libertà. «E non abbiamo assolutamente archiviato il bando internazionale per la gestione e valorizzazione del quartiere fieristico – precisa De Simone –, lo porteremo avanti quando si avrà la certezza sulla richiesta di proroga del presidente Crocetta e sul mantenimento dell’Autorità portuale di Messina-Milazzo».