Un incensurato di 53 anni ferito con un colpo di fucile a “pallini”, che lo ha colpito alle gambe, nella serata di ieri. È accaduto nel villaggio di San Filippo superiore, a quanto pare nei pressi di un’abitazione vicina al torrente, almeno secondo quanto sarebbe stato riferito ai carabinieri che hanno avviato subito una serratissima indagine.
Intorno alle 20, il cinquantatreenne S. B. è giunto al Pronto soccorso del Policlinico in ambulanza, accompagnato da un conoscente. L’uomo presentava una vasta ferita da arma da fuoco agli arti inferiori, e dopo le prime cure è stato trasferito nella clinica di Chirurgia d’urgenza per essere sottoposto a un intervento chirurgico necessario alla rimozione del proiettile. Il cinquatreenne non verserebbe in condizioni gravi ma è apparso subito evidente il pericolo che l’uomo avrebbe corso se le fucilata avesse attinto organi vitali o l’arteria femorale. Immediatamente, non appena avvisati sulla presenza di una ferita d’arma da fuoco, sono arrivati al Policlinico i carabinieri della compagnia Messina Sud, coordinati dal maggiore Paolo Leoncini.
Le indagini sono scattate nella notte in tutte le direzioni possibili, attendendo il momento in cui poter ascoltare il racconto del cinquantatreenne, ferito e comprensibilmente sotto choc, e di quel conoscente che lo ha soccorso e trasportato in auto da San Filippo superiore al Policlinico.
Gli accertamenti della compagnia Messina Sud sono volti a risalire il più rapidamente possibile a colui che, imbracciando un fucile da caccia, potrebbe avere sparato a freddo a S. B. oppure fatto ricorso all’arma da fuoco a seguito di qualche diverbio. Non è ancora chiaro come siano andati i fatti ieri sera, a San Filippo, quando il sole era ormai tramontato e l’area lungo il torrente era, come sempre, poco illuminata. Certo è – qualunque sia stata la motivazione – che è stato perpetrato un crimine grave, una gambizzazione che avrebbe potuto avere conseguenze invalidanti o addirittura trasformarsi in un omicidio. Considerato che la vittima è un uomo incensurato e che mai ha avuto rapporti con ambienti criminali, potrebbe essersi trattato di motivi futili oppure di un qualche rancore personale covato e sedimentato a lungo ed alla fine esploso in un modo così cruento.
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