Per provare a spiegare il pasticcio delle auto dei vigili urbani, ci rifugiamo nel classico esempio del padre di famiglia. Supponiamo che il signor Rossi abbia l’assicurazione dell’auto in scadenza il primo giorno del mese, che da parte abbia giusto i soldi per pagarla e poco più e che comunque la sua banca, sapendo che a fine mese percepirà lo stipendio, sia disposta a concedere un anticipo. Ecco, supponiamo che il signor Rossi, a queste condizioni, decida di non pagare l’assicurazione e di attendere, per farlo, il prossimo stipendio. Rinunciando, così, all’utilizzo dell’auto per quasi un mese.
La polizia municipale, d’accordo col Comune, ha fatto più o meno la stessa cosa: i soldi per prorogare il leasing delle 24 auto di servizio li aveva, ma insieme a pochi altri, e volendo avrebbe potuto ottenere una sorta di “anticipo” (semplifichiamo) sul prossimo bilancio del Comune, visto che, essendoci un commissario ad acta, nel giro di qualche settimana verrà approvato. E invece no: ha preferito non pagare, farsi portare via le auto e rimanere senza, fino a quando non verrà bandita la gara per un nuovo contratto di leasing. La differenza, non da poco, è che il signor Rossi al massimo rimarrebbe poco meno di un mese senza macchina. Fatti suoi: vada a piedi o si attacchi al tram. La polizia municipale, invece, dovrà attendere tempi più lunghi (le solite procedure burocratiche) e a rimetterci non è (solo) il vigile appiedato, ma la sicurezza dell’intera città.
Una cosa è ormai ufficialmente chiara, dopo che il sospetto instillato martedì sera dal criptico (mica tanto) post su facebook dell'assessore Luca Eller («colpa dei bilanci? Per 12 mila euro? Siamo certi?»): l’assenza dei bilanci era un falso problema, ampiamente aggirabile se solo ce ne fosse stata la volontà. O se, appunto, non si trattasse di un pasticcio, fatto anche se non soprattutto di corto circuiti tutti interni a Palazzo Zanca.
Con un comunicato stampa, l’assessore alla viabilità (nonché vicesindaco) Gaetano Cacciola ed il comandante Calogero Ferlisi hanno spiegato il tutto così: «Il 20 aprile 2016 è scaduto il contratto quinquennale di noleggio a lungo termine dei 24 autoveicoli e non essendo stato possibile alla data del 20 aprile procedere all’acquisizione di un nuovo servizio di noleggio a lungo termine per motivi legati all’assenza degli strumenti finanziari relativi al previsionale 2015, consuntivo 2015 e previsionale 2016, si è proceduto, mensilmente, come previsto per contratto, a una proroga del servizio già in essere fino alla data del 18-20 settembre 2016».
Fin qui tutto chiaro, si sapeva già. «Pur avendo la disponibilità finanziaria nel bilancio previsionale 2016, in corso di formazione – prosegue il comunicato – il Comando di polizia municipale, in maniera condivisa e di concerto con l’Amministrazione comunale, ha ritenuto di optare piuttosto che per un’ulteriore ultima proroga di un mese, per una riorganizzazione globale del parco macchine da adibire ai servizi d’istituto, prevedendo una riconsegna dei veicoli in scadenza, così da sostituirli nel breve-medio termine, con veicoli tecnologicamente più avanzati e di nuova immatricolazione, anche nell’ottica di una ottimizzazione delle risorse finanziarie disponibili, aderendo a nuove convenzioni Consip per l’acquisizione di un servizio a lungo termine di veicoli da destinare ai servizi istituzionali della Polizia Municipale. Per attuare tale scelta in tempi brevissimi, la Giunta municipale, così come predisposto per le risorse da destinare al personale, esiterà una delibera mediante la quale la Polizia municipale potrà avvalersi delle risorse finanziarie appositamente destinate e confluite nell’avanzo vincolato del bilancio consuntivo 2015, già approvato dalla Giunta e con acquisito parere positivo da parte del Collegio dei revisori dei conti. Per quanto riguarda il periodo di transizione i disagi nell’operativa del Corpo saranno contenuti mediante una maggiore turnazione del personale». Infine il caso della motovedetta: «Il comandante Ferlisi ha avuto rassicurazioni dagli uffici di Ragioneria che saranno reperite le risorse economiche necessarie al fine di evitare un danno erariale».
Cosa se ne trae. Che si è trattato, innanzitutto, di una precisa scelta. Ma anche che una soluzione – identica a quella trovata per l’acconto del salario ai dipendenti comunali – c’era. Ma allora, perché non pensarci prima? L’assessore al Bilancio Eller giura che non ne sapeva nulla. Eppure, come vediamo accanto, non è così. Ecco perché tutta questa storia altro non è che l’ennesimo pasticcio in salsa comunale.