La prossima potrebbe essere la settimana risolutiva di una parte del problema. Infatti lo sbaraccamento del rione Taormina, partito in pompa magna il 15 marzo scorso, ha riguardato solo una parte del popoloso e fatiscente rione e neanche in maniera completa tanto ché i fondi, che erano stati stanziati per radere al suolo almeno tutte le baracche rimaste vuote dopo l'assegnazione degli appartamenti costruiti dallo IACP in via Taormina, non sono bastati e tutto è rimasto così come si vede nelle immagini per sei lunghi mesi. Macerie, topi, tavole che chiudono gli accessi alle case vuote e fatiscenti, pericoli ovunque soprattutto per i tanti bambini che affollano il rione. Adesso sembra che qualcosa si stia muovendo visto che finalmente è stata aggiudicata dalla regione la gara da 50mila euro per lo sbaraccamento. Il Comune intende procedere dunque con l'eliminazione di quei detriti che tanto fanno storcere il naso ai cittadini e agli abitanti rimasti in quella zona. C'è un nodo da risolvere però. Lo spostamento di una famiglia che non ha diritto all'edilizia residenziale pubblica perchè, spiegano dall'ufficio casa, la posizione rientra nell'art. 8 della norma in materia, si tratta di uno sfratto amministrativo che le concede il diritto su una percentuale dei nuovi alloggi che saranno realizzati quando arriveranno i fondi ordinari del risanamento. Nonostante tutto, per agevolare la famiglia in questione composta da tre persone, l'amministrazione intende far spostare gli occupanti in una casetta vicina che però nel frattempo è stata occupata abusivamente e che è necessario sgomberare. In realtà gli alloggi liberi e già occupati sarebbero stati due. A queste persone, secondo quanto sostenuto dall'ufficio casa del Comune, sarebbero state inviate le ordinanze di sfratto. A questo punto rientra in ballo la polizia municipale con la sezione tutela del territorio che dovrà fare rispettare le ordinanze. I vigili urbani comunicano che la richiesta del Comune è arrivata solo il 19 settembre, gli agenti dovranno organizzarsi per fare liberare l'alloggio nel quale si potrà trasferire la famigliola. Lunedì si svolgerà questa riunione a cui parteciperanno l'assessore al risanamento Pino, l'autoparco, la polizia municipale e l'ufficio casa. Si decideranno le varie fasi di lavoro almeno per restituire al più presto un minimo di decoro a quella zona e sistemare la famiglia rimaste tra le macerie. Ma per parlare di risanamento, quello vero, passerà ancora molto tempo.