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Polizia Municipale, oggi auto ferme

Polizia Municipale, oggi auto ferme

Quello che sembrava impossibile è accaduto. Oggi 24 vetture della Polizia Municipale sono rimaste ferme nel parcheggio della caserma Di Maio in via Bonino. La storia ormai è nota: il Comune senza bilanci non può spendere e dunque non può nemmeno pagare il leasing alla ditta che aveva fornito le vetture con un contratto di cinque anni per 300mila euro.  Scaduto il contratto si è proseguito con le proroghe. Dopo la quinta però Palazzo Zanca ora non è in grado di pagare i 12mila euro previsti e dunque deve restituire le auto. Oggi la ditta locatrice ha proseguito l'esecuzione delle perizie dei mezzi che dovrebbe concludere entro domani. Fra giovedì e venerdì invece arriveranno le bisarche per prelevare le auto che counque già da oggi non possono più essere utilizzate.

Al momento il Corpo della Polizia Municipale può contare solo su 10 auto per la Viabilità, 10 auto.  3 quelle rimaste a disposizione dell'Annona, 4  per la tutela del territorio e 3 per l'infortunistica. Un parco assolutamente insufficiente per una città con un territorio immenso e che già oggi sta pagando dazio soprattutto nei servizi dell'Infortunistica. Bastano un paio di incidenti in contemporanea per mandare in tilt il reparto. Per oggi il comandante Calogero Ferlisi si è arrangiato moltiplicando le turnazioni, utilizzando a pieno regime il reparto motociclisti e ricorrendo ad una serie di servizi da svolgere a piedi. Ci sono poi circa trenta auto civetta ma sono prive di loghi ed insegna mentre le auto della Polizia Municipale, specie per determinati servizi, devono essere riconoscibili. Un ginepraio dal quale è impossibile uscirne. Anche perchè nella migliore delle ipotesi, cioè che entro il 30 settembre venga approvato il bilancio, fra gare d'appalto, dotazione dell'equipaggiamento e applicazione delle insegne passerebbero almeno sei mesi. Ma non è tutto. La Polizia Municipale non potrà muoversi non solo in strada ma neanche in mare. E' ormai inutilizzabile anche l'unica motovedetta ormeggiata alla Marina del Nettuno. Il motore da mesi è in avaria e, tanto per cambiare, per mancanza di fondi non è stato possibile effettuare la normale manutenzione ed il natante ha imbarcato acqua e rischia di affondare. L'immagine simbolo del Corpo che con un organico ridotto all'osso e con pochi mezzi non è più in grado di svolgere il proprio fondamentale compito per la città.

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