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Torrente Trapani, riflettori puntati sull’acquisto di due terreni edificabili

Torrente Trapani, riflettori puntati sull’acquisto di due terreni edificabili

Torna alla ribalta la causa civile tra Palazzo Zanca e la s.r.l. Casamica Immobiliare di Messina, «per danni di svariati milioni di euro conseguenti all'acquisto di due terreni edificabili ubicati nella zona del torrente Trapani a circa 150 metri a monte dell'incrocio con il viale Regina Margherita», rimarca il consigliere comunale Angelo Burrascano. Una vicenda che è sfociata in una richiesta di risarcimento danni al Comune. Il rappresentante del gruppo “Il Megafono – Lista Crocetta” investe della questione il sindaco, gli assessori alla Pianificazione e al Patrimonio, i dirigenti alle Politiche del territorio, al Patrimonio e all'Avvocatura e il legale costituito, destinatari di una dettagliata interrogazione.

Burrascano ricorda che il Comune ha in corso un’azione civile presso il Tribunale con la Casamica Immobiliare di Messina, che lamenta danni per svariati milioni di euro conseguenti all’acquisto di due terreni edificabili comunali ubicati nella zona del torrente Trapani, a circa 150 metri a monte dell'incrocio con il Viale Regina Margherita. In particolare, la società lamentava di avere acquistato due terreni edificabili ubicati lungo il torrente Trapani, nel corso di due pubblici incanti facenti parte del piano delle alienazioni approvato con delibera consiliare del 2009, e che Palazzo Zanca non ha concesso il permesso di costruire in questi terreni avendo la consapevolezza, già alla data delle vendite, che gli stessi erano inedificabili.

In buona sostanza, Burrascano chiede di conoscere se l’Amministrazione intende promuovere azione di tutela; chiedere la rinnovazione della C.T.U. con la nomina di un tecnico scelto da albo al di fuori del circondario della Corte di appello di Messina, in considerazione che il nominato C.T.U. non solo ha omesso di rispondere alle osservazioni poste dal C.T.P. del Comune ma ha taciuto la presenza agli atti del procedimento di altra documentazione, fondando le sue conclusioni su atti deliberativi che nulla hanno a che vedere con il fermo dell'edificazione sul torrente Trapani in quanto specificatamente riferiti all’alluvione di Giampilieri; verificare per quale motivo ancor oggi non sia stata avviata la revoca della seconda vendita, quella relativa alla stradella di 147 mq, sottoposta a vincoli e servitù, in considerazione che la s.r.l. Casamica non ha mai realizzato il muro di divisione con la rimanente proprietà comunale che invece faceva parte del corrispettivo; verificare per quale motivo, il blocco dell'edificazione sul torrente Trapani sia stato esteso anche all'area a ridosso del viale Regina Margherita ove è ubicato il terreno in alienazione, in considerazione che dai rilievi del Comune si evince che nessuna pericolosità vi sia per tale zona, ed in considerazione del fatto che, tale provvedimento, anche se successivo alla vendita, mina la credibilità delle alienazioni del Comune di Messina. E ancora: verificare per quale motivo, la proposta di deliberazione del dirigente del dipartimento Pianificazione urbanistica arch. Schiera, riferita ad esonerare la zona fortemente urbanizzata del torrente Trapani a ridosso del viale R. Margherita dal provvedimento di fermo di cui alla delibera 15/C/2012, non sia stata portata in consiglio comunale.

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