Il giro di vite lo ha imposto la regione ed ora Palazzo Zanca deve fare sul serio. La raccolta differenziata, senza una riorganizzazione generale oltre il tetto del 10, 12% non può andare ed allora ecco che arrivano i 4 divieti dell'ordinanza sindacale del 25 agosto che da lunedì diverranno pienamente efficaci. Gli assi su cui si sviluppa la nuova politica di raccolta, sono quello del porta a porta domestico che però finora è scattato solo a Salice, il divieto di gettare gli sfalci d'erba e il frutto delle potature nei cassonetti ma di gettarli nelle isole ecologiche, e poi ancora il divieto, per tutte i cittadini di gettare ogni tipo di rifiuto il sabato e nei prefestivi.
Ma il primo punto sul quale di misurerà l'efficacia del cambio di registro sarà il porta a porta commerciale. Le associazioni di categoria non hanno digerito la scarsa consultazione ed i ristretti tempi di assimilazione.
Anche se da lunedì prossimo, formalmente, scatterà il divieto per i negozianti di conferire qualunque rifiuto nei cassonetti, in realtà non è detto che la struttura organizzativa della raccolta di MessinAmbiente si ain grado di poter servire tutti.
Il primo step compiuto sarà quello dei mercati. Domattina alle 7 scatterà la consegna dei cassonetti da 120 litri per l'umido agli esercenti dello Zaera. Saranno tre pattuglie dei vigili urbani ad occuparsene insieme agli uomini di Messinambiente. Lunedì sarà la volta di Vascone e quindi S.Orsola. Venerdì e sabato le tappe saranno i bisettimanali di Giostra e Zir.
Solo quando i contenitori saranno consegnati, scatteranno anche i controlli da parte della polizia municipale che sarà attenta al rispetto della differenziazione dei materiali.
Sulle altre utenze commerciali, cioè i negozi, il termine usato dal comandante Biagio santagati è elasticità. E' chiaro che se il servizio di raccolta dell'umido o del cartone non è pronto a servire le migliaia di utenti sparsi in un territorio così vasto come il Comune, multare chi è costretto a servirsi del cassonetto sarebbe crudele.
Altro è se l'abbandono avviene in maniera selvaggia, fuori dal contenitore o peggio in aree non predisposte. In quel caso, con o senza ordinanza, scatterà la multa.
I commercianti sono stati invitati a presentare una scheda con i propri dati per il censimento delle utenze e la programmazione del ritiro. Negli ultimi 3 o 4 giorni 200 le schede arrivate ma i viaggi per la raccolta dell'umido non scatteranno di certo di lunedì.
Un accordo con le associazioni di categoria sarebbe auspicabile, ma la sensazione è che l'amore non sia ancora sbocciato