Il giudice della esecuzioni del tribunale di Messina, Antonino Orifici ha rigettatola l'istanza di sospensione del procedimento esecutivo avanzato da Messinambiente sul pignoramento richiesto dall'agenzia dell'entrate e da alcuni istituti di credito e che ammonta a circa 30 milioni di euro.
Il procecedimento a questo punto diviene esecutivo e i creditori possono procedere al recupero coattivo di quanto pignorato.
Alla base della decisione del giudice due fattori. Messinambiente – ha scritto Orifici - non è società in house providing e questo la svincola da un rapporto diretto di gestione con palazzo Zanca. Questo esclude ogni possibilita di poter seguire le procedere che concernono l'esecuzione per gli enti pubblici.
Nessun peso ha nemmeno ha avuto il riferimento al recupero del debito – per lo più costituito da tasse e Irpef non versata, oltre a onerosi interessi nel frattempo maturati - attraverso il piano di riequilibrio su cui la Partecipata aveva fondato il suo ricorso.
Il futuro di messinambiente a questo punto appare davvero appeso ad un filo.
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