Si volta pagina al Teatro Vittorio Emanuele. Dopo le ferocissime polemiche. E le proteste dei dipendenti. E il profluvio di lettere, controlettere, missive, pacchi e contropaccotti. I grandi duellanti che quando erano ragazzini giocavano a “ciuscia” davanti ai Salesiani (leggasi fal saltare le figurine dei calciatori con il fiato), ovvero il direttore artistico della Prosa Ninni Bruschetta e il sovrintendente Egidio Bernava, ieri pomeriggio dopo aver siglato un serio armistizio per il bene dell’Istituzione si sono messi a lavorare seriamente e hanno varato una stagione che a quanto pare non è niente male. È stata varata anche la stagione della Musica con il placet del direttore artistico Giovanni Renzo, che coinvolge molto, a quanto pare, gli orchestrali. Staremo a vedere.
Ovviamente ieri pomeriggio è successo anche dell’altro, per esempio in tema di bilanci e d’interlocuzione con i revisori dei conti. Con una mossa interessante, sempre in tema di bilanci, del presidente Maurizio Puglisi, e con una molto proficua missione a Palermo del sovrintendente Egidio Bernava, anche per “fare squadra” con gli altri enti siciliani.
Insomma, a quanto pare dopo le ultime settimane oggettivamente devastanti da ogni punto di vista per il “Vittorio Emanuele”, qualcosa si muove nelle tormentata esistenza del Teatro. Bisogna comprendere che un luogo così prestigioso, antico, risorto dopo il terremoto, non può rimanere “fermo”, prigioniero delle squallide ripicche pseudo politico-amministrative, impantanato in mille beghe.
Ci sono delle risposte urgenti da dare in tema di bilanci, rigore economico, bontà delle varie stagioni programmate, gestione degli orchestrali e dei dipendenti. E non serve a molto la tiritera del “tutti hanno ragione e nessuno ha torto”. Insomma, non bisogna darla vinta a chi vuol far chiudere, magari per sempre, i battenti.