Grandi sogni, pesanti preparazioni e lunghe attese per i giovani che hanno partecipato ai test d’ingresso della facoltà di Medicina. Alle loro spalle le famiglie, che per assecondare la volontà dei figli hanno vissuto anche loro l’iter per diventare medico. Tantissimi i genitori presenti a Papardo e in attesa.
«Mia figlia è uscita quest’anno dal liceo scientifico di Barcellona e si prepara per questi test da circa un anno. Lei spera di entrare perché Medicina è la sua passione, e non vuole fare nient’altro. Stamani era tranquilla, lei non è una persona che si lascia prendere dall’emozione quindi spero che vada bene come l’esame di Stato» racconta Salvina Nania. Era in ansia l’insegnante Antonino Russo, più della figlia: «È la prima volta che prova i test di medicina ed ha iniziato a studiare già prima di diplomarsi allo scientifico. Era tesa ma è normale, è un esame che pregiudica il futuro dei ragazzi. Non sono d’accordo con questa modalità di ingresso all’Università, si potrebbe fare come in Francia dove gli studenti accedono tutti al corso prescelto ma se non danno le materie nei tempi utili vengono estromessi. Con questo sistema, molti non hanno neanche la possibilità di mettersi in gioco». «Accompagno mia figlia che si è diplomata quest’anno al liceo scientifico di Locri – spiega Agata Arcadi – Si è preparata due mesi alla scuola Empedocle, ora speriamo che passi. Era un po’ in ansia come me, ma io ho cercato di fare finta di nulla per rassicurarla».
Alle 12.40 sono stati consegnati i test e quindi abbiamo raccolto le impressioni dei ragazzi. Per Manuela De Luca: «Il test è andato abbastanza bene. Onestamente pensavo fosse più difficile e credevo che avrei fatto di meno». Dello stesso avviso Babaran Renz: «Le domande erano fattibili per chi si è preparato quindi mi aspettavo di peggio». Silvia Santacroce di Ispica, racconta che «le domande di logica erano fattibili, quelle di biologia più complesse. È stata comunque una lotta contro il tempo perché i quesiti erano tanti, infatti, ne ho tralasciato solo qualcuno su cui non potevo riflettere troppo per evitare di incorrere nella penalizzazione. Tra l’altro ho studiato da sola senza frequentare alcun corso e credo che questo potrà influire sulla mia riuscita».
Le reggine Beatrice Abbagnato, Valentina Cutrupi e Bianca Cirto hanno terminato insieme e ci sperano: «Alcune domande erano facili e altre meno, quelle su cui ero indecisa non le ho fatte. – spiega Beatrice – Ho studiato molto per questo test frequentando un corso di preparazione durato due anni e poi mi sono esercitata tutta l’estate». «La prova di quest’anno per me è stata più semplice rispetto a quelle degli anni passati che ho utilizzato per studiare quest’estate e ho notato la differenza, specie nelle domande di logica», osserva Valentina. «Mi aspettavo un test diverso ero preparata ad una logica differente però tutto sommato era più semplice del previsto» – conclude Bianca – . Quiz più semplici, pare. Poche lacrime e molti sorrisi, nella speranza che il futuro continui a riservare piacevoli sorprese.