Messina

Sabato 23 Novembre 2024

Apre la busta paga
e trova.... zero euro

Apre la busta paga e trova.... zero euro

Aprire la busta paga e ritrovarsi il vuoto, il nulla, il deserto. Cioè uno zero tondo dopo un mese di lavoro, in attesa dello stipendio per affrontare spese, rate, coprire carte di credito e magari andare in vacanza. Insomma non capita tutti i giorni di aprire la busta paga mensile e ritrovarsi con una cifra da infarto: 0,00 euro!

Il malcapitato è un dipendente della Telecom, il quale a causa delle assenze ingiustificate, rivelatisi inesistenti, ha avuto l’amara sorpresa. Così l’Azienda ha lasciato a bocca asciutta, senza il suo legittimo stipendio, un dipendente del Centro Lavori di Messina, risultato erroneamente assente durante l’attività lavorativa.

La vittima dell’infernale meccanismo - denunciano i sindacati - non avrebbe ricevuto alcun supporto per l’inaspettato disagio dai dirigenti aziendali che, sollecitati sulla vicenda, «invece di mettersi a disposizione del malcapitato, intervenendo per eliminare i disagi recati a lui ed alla sua famiglia, hanno pensato bene di rinviare la soluzione a data da destinarsi. Oltre il danno la beffa».

Il caso è stato sollevato dai segretari generali di categoria di Cgil, Cisl e Uil: «Assurdo – dichiara Giuseppe Di Guardo (Cgil) – che un’Azienda come Telecom Italia, che paga stipendi milionari ai suoi dirigenti e spende milioni in pubblicità varie, non riesca a provvedere immediatamente a sanare una situazione di disagio creata ad un suo dipendente, facendo accreditare immediatamente la misera somma di 1.500 euro, lasciando così di fatto, una famiglia intera in crisi».

«Non comprendiamo – rincara la dose Antonio Di Guardo (Uil) – come possano accadere talune assurdità. Ricordo a me stesso ed a tutti, come un tempo la vecchia e gloriosa Sip sostenesse, a tutti i livelli, i propri dipendenti, mettendosi a disposizione e permettendo loro di avere anche aiuti economici extra. Oggi invece Tim, non riesce a rimediare, in modo sollecito, ad un errore aziendale, mettendo in crisi una intera famiglia, auspichiamo che la situazione venga sanata immediatamente e che fatti del genere non si verifichino più».

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