L’attesa non è stata spasmodica come quella delle partite precedenti perché l’assenza dei tifosi del Messina,e presumibilmente di quelli delle Reggina nella gara di ritorno, toglie uno degli ingredienti principali al derby dello Stretto che ritorna sulla sponda calabrese dopo un assenza di oltre un anno e cioè dall’incontro d’andata del drammatico play-out di due stagioni fa prima che il club amaranto fosse, poi, cancellato e costretto a ripartire dalla D. Purgatorio che, per inciso, è durato solo un anno al termine del quale è arrivato il ripescaggio. Il tutto mentre il Messina ha fatto un percorso diverso; riammissione in Legapro e ottavo posto. Ma il fascino del derby, intaccato sugli spalti, non avrà ripercussioni sulle vicende del campo. Il Messina ha cominciato il torneo nel migliore dei modi con una vittoria netta nel risultato contro il Siracusa mentre la Reggina ha steccato a Fondi contro uno delle matricole del campionato. Pochi i dubbi del tecnico peloritano Sasà Marra che in attacco confermerà Madonia- Pozzebon e Milinkovic, uno dei calciatori più in forma. In mezzo, invece, fiducia a Foresta, Musacci e Capua, sostituto ideale del partente Baldassin. Più dubbi in difesa, che non sarà la stessa vista all’opera con gli aretusei. A disposizione dell’allenatore ci sono più scelte a partire dall’ultimo acquisto Angelo Rea per finire a Maccarone e Marseglia che hanno scontato la squalifica. Ci sono poi Mileto e De Vito, quest’ultimo impiegabile anche sulla fascia sinistra. Ci sono, quindi, le soluzioni per sopperire a Palumbo, infortunato, e Ionut non al meglio della condizione. In porta conferma per Russo con Berardi ancora sulla via del completo recupero. Il sistema di gioco iniziale potrebbe prevedere la difesa a quattro, soggetta a variazioni in corso d’opera come avvenuto col Siracusa e anche nell’amichevole infrasettimanale col Pistunina. Abbondanza nelle scelte per il tecnico della Reggina Karel Zeman che, però, deve fare i conti con una condizione fisica generale non ottimale. Difficile che in una gara così sentita possano essere schierati titolari alcuni dei nuovi acquisti. Si punta soprattutto sull’esperienza in attacco di Coralli. Gara particolare per De Bode e Cane, ex poco rimpianti dalla sponda giallorossa.
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