Messina

Sabato 23 Novembre 2024

Il colpo all’ufficio postale ha fruttato centomila euro

Il colpo all’ufficio postale ha fruttato centomila euro

La stima ufficiale del bottino dell’assalto alle Poste di Camaro San Luigi conferma le previsioni: si è trattato di un “colpo grosso”, studiato nei minimi dettagli e andato a buon fine. Ammonta a oltre centomila euro il denaro contante che un bandito è riuscito ad arraffare e a portare chissà dove. Inoltre, altro elemento di novità, non si è trattato di un furto, bensì di una rapina in piena regola. Il tizio a cui la polizia di Stato continua a dare la caccia è sbucato nella filiale dal foro praticato in una parere mentre all’interno di trovavano alcuni impiegati della succursale, pronti a prendere servizio. Così, giovedì mattina, intorno alle 9, davanti ai loro occhi si è materializzata la sagoma di un malvivente, col volto travisato e armato di pistola. Con un’azione fulminea, durata una manciata di minuti, ha ripulito l’ufficio postale, portandosi il malloppo dietro le spalle e compiendo lo stesso tragitto dell’andata. Ha “tolto il disturbo” servendosi non della porta principale ma dello stesso varco creato, evidentemente, al termine di lunghi lavori preparatori. Poi si è dileguato a piedi, fino a raggiungere, con tutta probabilità, un complice che lo attendeva nelle vicinanze a bordo di un veicolo. Quel che è certo è che il grosso foro è stato realizzato nel muro da un edificio abbandonato, confinante con le Poste di Camaro San Luigi. Un chiaro marchio di fabbrica, quindi, della banda del buco, i cui componenti hanno agito con pazienza, utilizzando mazze e altri arnesi per guadagnarsi l’accesso nella filiale.

Sul fronte delle indagini, il personale della Squadra mobile, guidato dal dirigente Giuseppe Anzalone, indaga senza soluzione di continuità per venire a capo di questo rompicapo investigativo. La polizia ha già raccolto le testimonianze degli impiegati delle Poste di Camaro presenti a lavoro giovedì mattina. Al loro racconto si è aggiunto quello del responsabile della succursale. In linea di massima, la Mobile ha messo uno dietro all’altro alcuni elementi che potrebbero rivelarsi utili, a partire dalla descrizione delle caratteristiche fisiche di chi ha fatto irruzione nei locali. Un contributo decisivo potrebbe però giungere dalla visione delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza di cui è dotato l’ufficio postale e da altre telecamere eventualmente presenti in zona. Chi ha agito, comunque, lo fatto con grande abilità e professionalità, sapendo, tra le altre cose, che proprio all’inizio del mese nelle casse vi era una certa disponibilità economica. Tradizionalmente, infatti, i primi giorni di ogni mese vengono dedicati al pagamento delle pensioni e sono quelli in cui, alle Poste, statisticamente si registra un maggior numero di visite indesiderate da parte di malintenzionati.

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