Non è più l’eldorado degli anni ‘70, ‘80 e ‘90 e , quindi, non sono più le isole dei “vacanzieri”. Per i tempi che corrono gli albergatori possono ritenersi soddisfatti ma le migliaia di visitatori di quest’anno nell’arcipelago eoliano, comunque prevalentemente ad agosto nonostante il deciso incremento rispetto all’anno scorso a giugno e luglio, potrebbero trarre in inganno. E mentre iniziano i soliti processi ad una stagione che, in quanto a presenze, è stata sicuramente la migliore degli ultimi dieci anni, non si può non tener conto delle criticità emerse in questi “gioielli” che, ancora, nonostante l’assalto per terra e per mare, continuano a restare fortunatamente tali. Fortunatamente perché, ed è questo il problema in assoluto da arginare, non sono state messe in campo misure efficaci proprio per limitare gli arrivi della massa. Sia chiaro: questi non vogliono diventare luoghi snob per i tanto decantati vip fotografati e riversati sui social; anzi, tranne rare eccezioni, fanno ancora dell’accoglienza un punto di forza. Ma da territori fragili, e dopo il successo di quest’anno attentamente monitorati, non possono più sopportare il repentino passaggio di presenze per venti giorni da 20-25.000 persone a 100.000. Perché semplicemente salta tutto, o quasi. In particolare nel capoluogo, Lipari, che, va ricordato, amministra sei isole. Ecco perché si guarda al conquistato aumento della tassa di sbarco, a 5 euro, dal 2017 con agevolazioni che saranno decise dal consiglio comunale.
Il Comune ha sforato, seppur di poco, i vincoli del “patto di stabilità”. Anche quest’anno, come del resto moltissimi enti siciliani, non si sa come e quando potrà chiudere il bilancio anche, e soprattutto, per la forte contrazione delle risorse statali e regionali, nonostante le azioni di recupero di evasione ed elusione ma anche debiti fuori bilancio che spuntano come i funghi dal passato. Risultato: mancano consistenti risorse per controlli legati al settore annonario e alla sicurezza, per il concreto avvio della gestione integrata dei rifiuti e per la manutenzione in genere del territorio con la quale, pensando alla sentieristica, si potrebbe finalmente puntare su un segmento importante per la destagionalizzazione.
I gruppi di turisti stranieri, che prediligono le escursioni, arrivano numerosi ogni anno ma le lamentele, nelle isole patrimonio dell’Unesco, non si contano più.
E per la tutela del mare (la risorsa principale) l’istituzione della riserva sembra ormai indispensabile anche a vantaggio degli stessi pescatori che, frattanto, per tirare avanti hanno inflazionato il settore delle minicrociere di nicchia. Il sindaco Marco Giorgianni, alla luce delle tante presenze, specie per la festa di San Bartolo, ormai appuntamento clou, si dichiara ottimista per il futuro.
«Abbiamo notato - ha osservato - anche un certo numero di “personaggi” che dimostrano come l’appeal delle Eolie si mantenga forte. Siamo anche soddisfatti per come si sta concludendo questa stagione per il livello dei servizi e per alcune criticità che sono state superate. Salvo casi sporadici, e per i quali ci scusiamo - ha continuato - non si sono registrati particolari difficoltà nel servizio idrico e nei servizi fognari in considerazione delle emergenze degli anni passati. I trasporti sono stati efficienti e numerosi anche con l’inserimento di nuove tratte come quelle per Vibo e con la garanzia di numerose corse speciali a copertura della grande richiesta. Unico inconveniente importante - ha rilevato il sindaco - si è registrato nella tratta della nave per Napoli con un intervento di mitigazione del disagio prontamente predisposto dalla “Società di navigazione siciliana”. Tratta che, comunque, è stata potenziata nel numero delle corse». Ed ancora, ha continuato, «per i servizi marittimi si sono certamente rivelati utili gli interventi effettuati dall’Amministrazione per la sistemazione delle aree portuali e, in particolare, per quelle di Stromboli e di Vulcano. Purtroppo abbiamo dovuto affrontare una emergenza nella quale siamo stati coinvolti per lo smaltimento dei rifiuti e per la quale ci siamo prodigati tra tante difficoltà per superare le conseguenze più evidenti. Certamente l’ente avrà in futuro una maggiore capacità di far fronte alle necessità che scaturiscono dal dover prestare servizi e assicurare la sicurezza per un numero così importante di residenti e vacanzieri, anche giornalieri, che in modo massiccio raggiungono le nostre isole. Soprattutto - ha annunciato Giorgianni - sarà decisiva l’applicazione della nuova tassa di sbarco».
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