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Commozione e pianto per l'ultimo saluto alla famiglia Santini

Commozione e pianto per l'ultimo saluto alla famiglia Santini

TREBISACCE

In migliaia ai funerali di Roberto Santini, 51 anni appuntato scelto della guardia di finanza, della moglie Rossella Sardiello 46 anni e del figlio maggiore della coppia Marco 18 anni periti in un tragico incidente sulla Statale 106, a Villapiana, nel Cosentino, mentre stavano raggiungendo Messina, città d’origine del finanziere, dove ancora oggi vivono gli anziani genitori e il fratello Sergio. La nuova Parrocchiale di San Massimiliano Kolbe, nel quartiere Paolo VI di Tarant, è sembrata improvvisamente troppo piccola per contenere tutta la folla che si è voluta stringere ai familiari delle vittime della “strada assassina”.

C’erano tutti, dentro e fuori il tempio sacro. Dal sindaco di Taranto, Ezio Stefàno, al prefetto della Città del Ponte girevole, Umberto Guidato, al Comandante regionale della Puglia delle Fiamme Gialle, il generale di divisione Vito Augelli, al comandante provinciale del Corpo Colonnello Gianfranco Lucignano. Con loro diversi esponenti delle forze dell’ordine e dell’Azienda sanitaria tarantina dove la povera signora Rossella da poco prestava servizio.

Ad accogliere i tre feretri provenienti dalla morgue dell’Ospedale di Trebisacce, dove erano stati ricomposti, il picchetto d’onore delle Fiamme gialle con tutti i colleghi del povero Roberto in lacrime. Non sono mancati neppure gli amici della “Taranto sportiva”, guidata dall’avvocato Leonardo Nota, Società di cui Rossella e Roberto facevano parte in qualità di podisti. Presenti all’appello in questo giorno di grande dolore anche i compagni di scuola di Marco e gli amici della Scuola di Karate (era già cintura nera ndc). Poi tanta gente comune, i vicini di casa, esponenti del mondo delle Istituzioni, rappresentanti delle altre forze dell’ordine e anche diversi colleghi provenienti dalla Calabria e dalla Sicilia. Mai vista così tanta gente a un funerale, nonostante il caldo che ieri ha fatto compagnia alla cittadina pugliese, che si è fermata per tre ore per rendere omaggio alla sfortunata famiglia. In via Alcide De Gasperi dove insiste la Chiesa, c’erano almeno tremila persone, tutte con lo sguardo rivolto verso il basso e gli occhi lucidi. Ad officiare le sacre funzioni, padre Salvatore Santomasi, unitamente a padre Giovanni Iuliani e padre Giuseppe Maria Rolli. I tre sacerdoti hanno affidato al Signore, alla sua misericordia, alla sua pace e grazia le anime dei tre defunti, appellandosi al Santissimo «perchè possa aiutare Giorgia, la figlia 14enne della coppia che ancora oggi sta combattendo in un letto d’ospedale a Cosenza». Le sue condizioni di salute sono stabili ma i medici dell’Unità di Anestesia e Rianimazione guidati dalla dottoressa Ripalta Diterlizzi si sono riservati di sciogliere la prognosi.

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