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Tutto pronto per i lavori, incognita maltempo

Dalle 10 in funzione il primo tubo del by pass

Se non ci dovessero essere contrattempi, i disagi saranno limitati.” Palazzo  Zanca e Amam non hanno dubbi, “Messina può superare indenne anche quest'altro crisi idrica”.

Difficile però non giustificare quel minimo di preoccupazione nel messinese ceh ha imparato a proprie spese – da dieci mesi a questa parte- come il Fiumefreddo , non sia più un acquedotto perfetto, che, invece ha bisogno di più interventi e che il territorio dal quale transita è anch'esso pieno di fragilità.

Purtroppo c'è l'incognita maltempo a lasciare un po' suspense sui lavori di sostituzione del tubo che a Calatabiano – a valle della collina andata a fuoco un mese fa – si è logorato fino a bucarsi in più punti.

Il cambio delle condizioni meteo può mettere in difficoltà la decina di uomini arrivati da Pisa per realizzare la delicata operazione. 

La pioggia renderebbe il terreno in condizioni tali da rendere problematisco l'innesto. “Decideremo domani in base alle previsioni del tempo- ha detto il presidente di Amam Leonardo Termini – se ci fossero temporali significativi, a quel punto non inizieremmo di certo il lavoro”.

Infatti non è un intervento che si può lasciare a metà. O si fa tutto o non si fa per nulla, visto che si tratta comunque di manutenzione straordinaria necessaria ma pur sempre differibile di qualche giorno.

Il cronoprogramma prevede l'avvio alle 8 del mattino quando il flusso idrico sarà interrotto e la condotta svuotata. I 35 metri di tubo nuovo sono già stati posizionati accanto al vecchio che dovrà essere tagliato prima di poter effettuare l'innesto.

 Da domattina e fino a giovedi pomeriggio, Messina se la dovrà cavare con   le scorte raccolte oggi. Metà dell'acqua che è nei serbatoi verrà distribuita alla città per 4 ore circa la prossima notte, l'altra metà 24 ore dopo. 

Per molti di noi questa quantità d'acqua sarà sufficiente per arrivare sino a venerdì. Ma ci potrà essere qualcuno che invece può restare a secco. 

Per questo il Comune ha deciso di attivare il centro operativo comunale di protezione civile. Lo stesso che fu aperto un mese fa quando andarono a fuoco 100 metri di tubo. In quel caso- ricorda l'assessore Pino – furono fatti molti viaggi conle autobotti direzione ospedale Papardo. Furono aiutate altre case di cura le cui scorte si erano ridotte. I volontari poi diedero una mano a coloro i quali a casa restarono senz'acqua e non potevano uscire per recuperarla”.  A proposito delle autobotti, quella prestata al comune di Sant'agata militello – che venne in aiuto a Messina durante i 20 giorni di crisi dello scorso autunno – oggi tornerà in città per essere pronta ad essere usata nei  prossimi due giorni.

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