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Superficiali gli articoli o le risposte?

Superficiali gli articoli o le risposte?

«Un buon politico forse non dovrebbe replicare “a muso duro” ad un articolo o servizio giornalistico che non condivide, non conviene, anche perchè si sa, l'ultima parola ce l'hanno loro. Purtroppo o per fortuna non sono un buon politico e quindi non solo non faccio silenzio stampa, ma replico e dico liberamente cosa penso».

Che coraggio, assessore Ialacqua! E allora leggiamola, questa replica dell’assessore al Benessere degli animali e, suo malgrado, al Malessere dei messinesi.

«Ribadisco: l'articolo (pensate mi sono permesso di criticare un articolo!) del 19 agosto di un giornalista della Gazzetta del Sud sulla questione rifiuti, ed un servizio (no, addirittura ho criticato pure un servizio), di un giornalista di Rtp, guarda caso sempre il 19 agosto, erano superficiali. Anzi, ho detto di più: dietro l'alibi del giornalismo, mi riferivo al servizio tv, non si può celare una polemica politica. Sulla Gazzetta del Sud il buon Lucio D’Amico mi dedica un articolo per replicare, pensate un po', non al mio lungo post su facebook ma ad un breve sms che avevo inviato al giornalista (immagino che dopo questi due post mi dedicherà come minimo un supplemento!). E cosa mi dice D'Amico? Che una virtù richiesta agli amministratori è, oltre all'onestà, quella di non essere permalosi (sigh!) e l'avere “accusato” la “Gazzetta del sud” (in realtà in questo caso mi riferivo solo ad un articolo di un giornalista!), di avere fatto “informazione superficiale” è indice di permalosità. E se fosse indice di libertà di esprimere il proprio pensiero? Mah! Comunque vedo che la superficialità è da quelle parti contagiosa, visto che neanche il buon D'Amico si sottrae ai commenti “superficiali” e, dopo avere “ironizzato” sui futuri complimenti che mi farà quando sarà avviato il porta a porta e realizzato la raccolta differenziata (ovviamente sa bene che anche se farò la moltiplicazione dei pani e dei pesci, avranno lo stesso da ridire sul tipo di pane e di pesce moltiplicato!), scrive che un giornale non può ignorare quelle immagini di strade sommerse di rifiuti (ma chi lo ha mai detto?), o raccontare “superficialmente” che la “strategia rifiuti zero” è ormai prossima al suo compimento (mai detto), e che Ialacqua e Calabrò dovrebbero ammettere che la situazione a Rodia, San Saba ed Ortoliuzzo è stata vergognosa per l'intera estate (ma se sono stato proprio io alcune settimane fa a guidare un giornalista della Gazzetta del Sud a fare un “tour munnizza” in quasi tutta la città ed ho fornito pure foto!). Perfetta la conclusione dell'articolo: “Ma forse hanno ragione loro. La colpa, cari concittadini, è delle fotografie...” (ovviamente anche in questo caso mai detto una cosa del genere). Che dire... se quello di non essere permalosi è un pre-requisito di un buon amministratore, quale potrebbe essere il pre-requisito di buon giornalismo? Azzardo: non essere superficiali ed approfondire le notizie!

P.S. Sempre sulla Gazzetta un articolo sul cimitero monumentale dal titolo “Al Monumentale una mattinata da città ordinata ed evoluta”, in cui si fanno i complimenti per un servizio sperimentale avviato sabato scorso. Mannaggia, si sono dimenticati di citare che l'assessore ai Cimiteri sono io, mentre non se lo dimenticano quando si parla di mancata scerbatura nei cimiteri o di Deposito cimiteriale sovraccarico. A proposito, se interessa: siamo al minimo storico di salme in deposito ed è in corso una incisiva scerbatura al Monumentale e nei cimiteri suburbani!». Grazie, assessore.

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