Ufficialmente sono tutti in ferie. I deputati regionali all’Ars, gli assessori di Accorinti a Palazzo Zanca, i consiglieri comunali. Ma in fondo si sa, la politica non va mai in vacanza. E anche sotto l’ombrellone c’è chi sonda il terreno in vista di qualcosa che non si sa ancora quando avverrà, né come avverrà: le elezioni amministrative del dopo Accorinti. Elezioni che non incoroneranno non solo il prossimo sindaco, ma anche e soprattutto il prossimo sindaco metropolitano. Che secondo molti osservatori, alle giuste condizioni, è una sorta di “piccolo” presidente della Regione. Molto più di un sindaco “normale”, molto più di ciò che un tempo era il presidente della Provincia. Anche perché il sindaco metropolitano avrebbe qualche chance per diventare pure senatore (la riforma del “nuovo” Senato, infatti, spalanca le porte di Palazzo Madama a 21 sindaci, uno per Regione).
Qualcuno potrebbe obiettare: ma non è ancora presto, per pensare alle prossime elezioni? Vero, se si pensa che il mandato di Accorinti scadrà solo nel 2018. Ma il referendum costituzionale d’autunno potrebbe innescare una reazione a catena in grado di riaprire le urne anticipatamente un po’ ovunque, anche a Messina. Così c’è chi, tra una tintarella e l’altra, sonda il terreno. Sondaggi, appunto, niente più, in alcuni casi. Oppure vere e proprie ambizioni non nascoste, in altri. L’attuale presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, ad esempio, non ha certo fatto mistero della propria voglia di indossarla, quella fascia tricolore. «Da cittadino libero», ha precisato più volte. Ma da sempre uomo Udc. Anche Valentina Zafarana, deputata Cinquestelle, non si tirerebbe indietro, anche se c’è chi la vede addirittura sul “trono” più alto di Palazzo d’Orleans. Cateno De Luca, oggi sindaco di Santa Teresa, il suo “sondaggio” lo ha lanciato dalla propria prolifica pagina Facebook, facendo però già aleggiare presunte lobby pronte a ostacolarle. E c’è anche chi tasta il terreno per un altro deputato regionale, Nino Germanà di Area popolare, che di suo non si sbilancia ma sembrerebbe non disdegnare un’eventuale candidatura. Ma guai a fare i conti senza l’oste. Che nel caso in questione è chi la fascia tricolore di Messina la indossa già: Renato Accorinti ad un mandato bis ci pensa eccome e ci pensa anche la sua base. Che a una possibile ricandidatura ci lavora già da un po’.
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