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Messina, clima teso

Messina, è già futuro

Dopo il botta e risposta sulla contestata nomina del direttore generale, i rapporti tra il presidente Natale Stracuzzi ed il suo vice Piero Oliveri, da una parte ed il socio di minoranza, Pietro Gugliotta, sono ormai inesistenti. A parlare, in questo momento di gelo assoluto, sono soprattutto mail,  raccomandate e avvocati. In questo contesto c'è la trattativa per il probabile ingresso degli imprenditori laziali, rimasti anonimi, a cui fa riferimento Giovanni Carabellò, che in questi giorni hanno cominciato ad analizzare i documenti che gli sono stati recapitati. Prima di mettere nero su bianco, vogliono capire se la situazione patrimoniale della società è quella descritta, sommariamente, al 30 giugno, con il classico passivo che supera il milione di euro.  Nessuno vuole sbilanciarsi sull'esito finale ma l'accordo potrebbe, alla fine, spuntare fuori. I nuovi soci dovrebbero subito immettere il capitale necessario per far fronte alle prime scadenze importanti di settembre come stipendi e premi di giugno per i calciatori, ma non solo. Si tratta di cifre importanti e saltare una sola delle scadenze potrebbe essere pagata in punti di penalizzazione. Nessuno vuole sbilanciarsi su come andrà a finire questa trattativa anche se trapela un certo ottimismo. In questo contesto poco sereno la squadra si è ritrovata in sede per proseguire in vista della preparazione al campionato che comincerà a fine agosto. Dopo un mese trascorso fuori casa c'è da riorganizzare quasi tutto, dagli alloggi al vitto, al quale starebbe pensando, in prima persona, il socio al 2% Nino Micali che ha dovuto riavviare la cucina, rimasta inattiva dalla fine dello scorso torneo. Il tecnico Bertotto vuole potenziare e completare la rosa, qualcosa che, però, passa, inesorabilmente, da una società più forte.

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