Arriva un’ulteriore bocciatura dal Genio civile alla relazione geologica da estendere agli areali del territorio comunale esterni alla “variante parziale di tutela ambientale” (ex aree Zir e Zis) presentata dal Comune. É l’ingegnere capo Leonardo Santoro a firmare la nota con la quale il dipartimento tecnico regionale si esprime negativamente sullo studio relativo alle ex zona industriali nelle quali si prevede il trasferimento dei volumi non realizzati a causa della riduzione degli indici di edificabilità: un lavoro trasmesso in riscontro al parere condizionato rilasciato dallo stesso Genio civile sulla variante di tutela.
«Si ribadisce – scrive Santoro nella missiva inviata al Dipartimento comunale Politiche del territorio –, la non condivisione delle scelte dell’Amministrazione volte a voler riutilizzare le ingentissime volumetrie potenzialmente ancora disponibili nell’attuale variante generale del Prg tutt’ora in vigore. Il tutto peraltro, all’interno di una variante denominata di “tutela ambientale”». Quasi un rimprovero, nei “toni” del messaggio, rivolto a Palazzo Zanca, sulle politiche di consumo del suolo da portare avanti. «Tali carichi urbanistici, infatti, lungi da trovare giustificazione in una non meglio motivato espansione urbanistica della città, graverebbero all’interno di un tessuto edilizio a forte densità urbanistica, gia oggi insistente nelle aree ex Zir e Zis».
Nello specifico Santoro pone evidenza poi sul potenziale di liquefazione dei terreni, sotto accelerazione sismica che caratterizza liotipi delle aree ex Zir e Zis e dell’inter fascia costiera interessata dalla pianificazione urbanistica. «Fenomeno amplificato dalla presenza di falda superficiale che costituisce un ulteriore elemento di vulnerabilità sismica che può contribuire, a seguito del sisma, all’aumento della pressione interstiziale nelle sabbie sature esistenti nell’area».