Il premier Matteo Renzi verrà in città a firmare il Patto per Messina molto presto. Forse già in questi primi giorni di agosto.
È l’unico atto che manca delle grandi città del Sud, il presidente del Consiglio lo ha già siglato a Reggio Calabria, Palermo e Catania.
Noi arriviamo dopo gli altri, come sempre. Ma forse mai come in questo momento storico, ad una città preda di una profonda crisi economico-strutturale, nonché di memoria e prospettiva, è necessario uno “scatto” che possa fare ricostruire non soltanto la speranza ma anche le opportunità concrete di sviluppo.
La notizia dell’arrivo del premier Matteo Renzi a Messina è ovviamente coperta da un riserbo assoluto, anche per questioni di sicurezza. Allo stato - secondo indiscrezioni istituzionali -, non c’è una data assolutamente certa, ed è l’agenda di Governo che detterà i tempi. Tutto potrebbe comunque saltare all’ultimo minuto ed essere rinviato.
Una cosa però è sicura, e cioé che il sindaco Renato Accorinti ha inoltrato nei giorni scorsi una richiesta ufficiale alla Presidenza del Consiglio, rivendicando anche con forza quella attenzione per l’area dello Stretto che dal lato siculo, fino a questo momento, almeno sul piano formale, non c’è stata.
Nelle intenzioni del primo cittadino come ventaglio di opzioni già prospettate al premier ci sarebbe un arco di tempo che si spinge fino all’8-10 agosto, cioé prima della pausa estiva della politica. Quindi la presenza di Renzi a Messina potrebbe subire una vera e propria accelerazione nelle prossime 24-48 ore. Ma non è escluso che sempre guardando all’agenda italiana e a quella internazionale dalla Presidenza del Consiglio, venga tutto posticipato a fine agosto, o addirittura ai primi di settembre.
In ogni caso c’è questa opzione in campo in questi giorni d’estate, che potrebbe movimentare improvvisamente la vita politica cittadina, già ampiamente derelitta.
Basti pensare ai due fatti più recenti, ovvero alla pantomima-Sindoni in consiglio comunale e ai possibili fantasmi del dissesto invocati dall’assessore Eller Vainicher, quel gentile signore che ha un cognome a metà tra una marca di ammortizzatori tedeschi e una birra olandese ed è giunto a noi come salvatore della patria economica cittadina. Quindi cosa ha fatto in questi mesi?
In ogni caso prima o poi, e la speranza dell’amministrazione comunale è quella di siglarlo prima della fine dell’estate, questo “benedetto” Patto per Messina il premier Renzi lo dovrà firmare. Anche per non mortificare ulteriormente un territorio che sta, per esempio, pagando un prezzo molto alto nell’accoglienza dei migranti, senza avere la giusta attenzione da parte del Governo.
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