È un’estate all’insegna dell’emergenza quella che sta vivendo la nostra città dove richieste di intervento per allarmi igienico sanitari giungono, ormai quotidianamente, da sud a nord.
Ieri mattina, con una nota inviata all’Amam, il consigliere della 6. Circoscrizione Mario Biancuzzo ha evidenziato che, nella piazza centrale di Rodia, da una botola dell’impianto fognario fuoriescono liquidi nauseabondi «che invadono la strada e parte del lungomare del paese». «Il villaggio di Rodia - scrive il consigliere Biancuzzo - accoglie in questo periodo numerosi turisti» e, quindi, «sarebbe auspicabile un intervento immediato per la soluzione del problema. I mezzi in transito - prosegue - sono obbligati a passare sopra i liquidi che, così facendo, schizzano sopra le persone che passeggiano sul lungomare o che stanno per scendere in spiaggia».
Altro allarme, questa volta direttamente segnalato all’assessore comunale all’Ambiente Daniele Ialacqua, giunge dal consigliere della Terza Circoscrizione Alessandro Cacciotto su problemi che si verificano nella vallata di Camaro interessando anche Camaro S. Luigi, Camaro San Paolo, Bisconte, Catarratti e Fondo Pistone.
Il consigliere, che come prima immediata soluzione chiede la disinfestazione e derattizzazione dei villaggi della Terza Circoscrizione, evidenzia come ormai alcune zone siano invase da insetti, blatte e topi tanto da ritenere ormai che i rischi igienico-sanitari per la salute dei residenti non siano più soltanto un rischio ma una realtà. «Tutto ciò - conclude Cacciotto - anche a causa della vera e propria “inondazione” di spazzatura, anche a causa del provvedimento del presidente della Regione Crocetta».
Allarmi giungono anche da privati cittadini. Attraverso una lettera inviata alla nostra redazione, al sindaco Renato Accorinti, all’assessore Daniele Ialacqua e al presidente del civico consesso, un lettore - Sergio Larinà - evidenzia come ormai da anni, in via Catania, cadano foglie piene di insetti.
«Da sei anni - scrive - ogni mattina mi reco al Monumentale a trovare mia moglie, che lì è sepolta. Quindi è data certa che da tempo dagli alberi cadono foglie, sia perché morte sia perché ammalate e piene di insetti. Mi permetto chiedere a questa amministrazione perché non si procede da anni alla potatura. Non è forse diritto di ogni cittadino avere la sua bella città pulita? Piange il cuore a vederla così, in totale abbandono. E se dico questo è perché i miei 82 anni lo possono testimoniare. Nel fare i dovuti paragoni posso gridare ad alta voce che Messina prima era un giardino. È vero che gli anni passano ma a nessuno si può permettere di distruggere quello che prima era bello».
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