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Una marcia in nome di Lorena Perchè nessuno dimentichi

lorena mangano

Il ricordo di Lorena Mangano resterà per sempre nel cuore di chi l’ha conosciuta e amata. Resterà l’immagine di com’era perché non sapremo mai come sarebbe diventata, cosa avrebbe fatto. Lorena non si laureerà, non lavorerà, non si sposerà e non avrà figli; la sua vita è stata spezzata sulla strada a soli 23 anni. Per ricordare questa tragedia e per sensibilizzare la comunità, ad un mese dalla sua scomparsa, è stato organizzato il “LorenaDay-una marcia in memoria di Lorena Mangano”, fortemente voluto dall’associazione “Donare è vita” di Corrado Lazzara, coadiuvata dalla terza e quarta circoscrizione, su richiesta della famiglia Mangano. Pochi i messinesi presenti, infatti, è facile indignarsi e provare empatia sui social network ma è sicuramente più difficile confrontarsi nella vita reale con il dolore dei genitori, con le lacrime della sorella Marilena e con lo sguardo smarrito del fratello Stefano pensando che quelle lacrime potevano essere dei nostri familiari e amici, perché al posto di Lorena, quella notte, poteva esserci chiunque. La fiaccolata è partita da piazza della Repubblica, dopo il discorso proferito dal rettore dell’Università di Messina Pietro Navarra, per proseguire in via Garibaldi e arrivare all’incrocio col torrente Trapani, luogo dell’incidente, in cui è stato piantato un ulivo per la giovane studentessa di Capo D’Orlando. «Siamo qui per ricordare Lorena e per mantenere alta l’attenzione di tutti nei confronti questa storia che ha devastato me e la mia famiglia, ma credo abbia toccato un po’ la sensibilità di tutti – racconta Stefano Mangano –. Adesso siamo qui a chiedere giustizia e confortarci con l’affetto delle persone che ci hanno dato tanta forza in questo mese». Commossi gli amici di Lorena l’hanno descritta come una ragazza solare, gioiosa e “pulita”, un’amica sincera che non doveva morire a causa dell’incoscienza e del poco rispetto per la vita di alcuni individui. La stampa di una bellissima foto di Lorena è stata spacchettata dai fratelli e il sorriso della ragazza, i suoi occhi scintillanti hanno provocato la commozione dei partecipanti che tra le lacrime e gli applausi hanno infine inviato in cielo dei palloncini bianchi.

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