Ormai è una prassi consolidata. La soluzione tecnica del problema alla condotta principale non coincide con quella del ritorno alla normalità nella distribuzione dell'acqua. Considerata la conformazione della rete idrica comunale, risalente a diversi decenni fa, non è possibile una omogenea e contemporanea erogazione in tutta la città. E così anche oggi, una volta arrivata l'acqua nei serbatoi delle rete, dalla condotta del Fiumefreddo, non in tutte le case è riuscita a giungere come in tempi normali. La forte richiesta dopo due giorni di interruzione fa sì che al naturale fabbisogno delle popolazione, si unisca la capienza di serbatoi e autoclavi dei quali un po' tutte le abitazioni di Messina sono dotate. Impianti che, quindi, riempendosi più del solito, fanno crollare la pressione nelle condotte. Ed ecco che può succedere che, nello stesso rione, o addirittura in due condomini confinanti, uno abbia l'acqua, l'altro no. O, che nei piani alti, dello stesso palazzo, non arrivi come nei piani bassi. Solitamente, in occasioni del genere che purtroppo si sono registrate diverse volte negli ultimi mesi, sono necessari da due a tre giorni di distribuzione completa per il ritorno alla normalità. La zona nord la più penalizzata della città ma anche a sud i problemi non mancano. Ganzirri e Torre Faro le frazioni più difficili da approvvigionare considerata anche la forte richiesta di questi tempi dovuta alla presenza dei vacanzieri. Questa mattina solo 3 ore di acqua per ciascun villaggio che, inevitabilmente, non sono risultate del tutto sufficienti. La prossima notte prevista un'altra distribuzione in questa porzione di riviera, oltre quella ordinaria di domani mattina. A centro e a sud, alcune manovre sulla linea della Santissima, hanno consentito ai tecnici di smistare l'acqua in zone più in sofferenza. Ma anche qui, sono necessari altri due giorni, per ristabilire la normalità
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